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Milan: Mihajlovic ha firmato, si cerca l’accordo con Inzaghi

Il serbo ha firmato un biennale e il contratto verrà depositato in Lega nei prossimi giorni. Intanto dovrebbe esserci anche l’intesa con SuperPippo: nessun esonero, rescissione concordata e un piano per il reinserimento nei quadri tecnici rossoneri.
A cura di Alessio Pediglieri
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Sinisa Mihajlovic è da oggi il nuovo allenatore del Milan. L’allenatore serbo, ex Sampdoria, ha firmato il contratto che lo legherà per i prossimi due anni al club rossonero e, nei prossimi giorni, sono attesi gli annunci ufficiali da parte del club e dell'entourage del tecnico che andrà a definire anche il gruppo di lavoro. Prima della comunicazione, però, Adriano Galliani avrà un incontro con Tullio Tinti perché l'obiettivo principale al momento è risolvere serenamente la situazione dell'attuale allenatore rossonero Pippo Inzaghi senza arrivare all'esonero.

Il futuro di Inzaghi era già segnato da tempo, la stagione negativa è costata cara all'ex attaccante, che lascia una panchina fin troppo pesante in questo momento. Ma ancora si devono capire i modi del divorzio: esonero o rescissione consensuale del contratto? Un nodo che si scioglierà probabilmente per la seconda ipotesi ma intanto il Milan pensa anche al futuro con Mihajlovic. Dopo aver tentato l'assalto al suggestivo ritorno di Carlo Ancelotti, il nuovo allenatore ufficiale per i prossimi due anni è l'ex Sampdoria.

Sinisa Mihajlovic dopotutto è reduce da una grande stagione sulla panchina della Sampdoria e con il presidente Ferrero ha convissuto con alti e bassi. Ora vuole di più. Prima c'era il Napoli ma i tentennamenti di De Laurentiis hanno subito raffreddato la pista così il serbo ha messo nero su bianco la firma del contratto biennale in rossonero, che ora dovrà solamente essere depositato. La figura di Mihajlovic era già piaciuta al presidente Silvio Berlusconi dopo il primo incontro e nessuna marcia indietro è stata fatta anche se nell'ambiente milanista il passato in nerazzurro è una pietra che potrà essere tolta solo dai risultati.

La carriera del tecnico di Vukovar inizia infatti dove era finita quella di calciatore: all'Inter. Sinisa comincia facendo da secondo a Mancini per un anno. Poco dopo l'arrivo di Mourinho sulla panchina nerazzurra, lascerà i nerazzurri e inizierà l'avventura come prima guida del Bologna subentrando a stagione in corso a Daniele Arrigoni. Poi ci saranno le avventure col Catania che lo chiama da dicembre 2009, con la Fiorentina (giugno 2010), con la nazionale serba 2013 e infine con il ritorno alla panchina di un club, la Samp.

Con il procuratore di Inzaghi invece verrà discussa la situazione legata a quello che ormai è l'ex tecnico, con l'obiettivo di non arrivare all'esonero e quindi con un aggravio economico sulle casse del Milan.

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