Milan, Mihajlovic ancora in bilico, Berlusconi pensa a Guidolin
Sinisa Mihajlovic dopo aver perso con la Juventus non si era perso d'animo e guardando anche il calendario aveva detto che i rossoneri avrebbero dovuto chiudere l'anno solare 2015 con un poker di vittorie, perché con dodici punti in quattro partite il Milan si sarebbe nuovamente avvicinato al terzo posto, l'obiettivo minimo stagionale del club di Berlusconi. Ma dopo aver battuto per 4-1 la Sampdoria, Bacca e compagni hanno pareggiato 0-0 in casa del Carpi. Il Milan ha fatto un notevolissimo passo indietro a livello di gioco e si è nuovamente allontanato dal terzo posto, che adesso dista nuovamente sette punti.
Mihajlovic dopo il pari di Carpi si trova a sette punti dal Napoli terzo, a nove dall'Inter capolista, ma si trova alle spalle pure del Sassuolo, che oggi ha passeggiato con la Sampdoria. Questo risultato di sicuro avrà fatto storcere il naso al presidente Berlusconi, che già in un passato aveva criticato il tecnico serbo. Si pensi ai complimenti che l'ex Presidente del Consiglio aveva fatto all'Atalanta e a Reja, dopo lo 0-0 che i bergamaschi avevano strappato a San Siro. Parlando al termine di quel match Berlusconi disse: "Complimenti, sembravate il Milan dei vecchi tempi. Il monte ingaggi del Milan è di oltre 100 milioni, quello dell'Atalanta di 24. Mi aspettavo un risultato diverso".
Mihajlovic non sembra saldissimo e sul suo capo sono riapparse diverse ombre. Silvio Berlusconi avrebbe ‘congelato' Francesco Guidolin, chiedendogli di tenersi pronto in caso di ribaltone. Dal canto suo, il 60enne tecnico di Castelfranco Veneto si sarebbe detto disposto anche a traghettare la squadra fino al termine della stagione, in caso di necessità. Proprio in questo scenario andrebbero inquadrati i rifiuti opposti da Guidolin sia al Verona che al Palermo, che lo avevano entrambe contattato per sostituire Mandorlini e Iachini.