Milan, Legrottaglie: prego per Berlusconi, ma non voto nessuno
Quello tra calcio e cristiani è un binomio molto forte. Basti pensare a Ricardo Kakà e a Edison Cavani, ma gli esempi che potremmo fare sono innumerevoli. Un giocatore molto famoso per la sua fede (meno per quello che fa sul campo, visto che gioca pochissimo) è certamente Nicola Legrottaglie, al Milan da gennaio, dopo diversi anni trascorsi nella Juventus.
Nel suo ultimo libro, L'amore vince tutto, l'ex calciatore del Chievo Verona ha messo i voti a tutti i suoi allenatori. Su Fabio Capello: "Uno di quelli che aveva una propria visione del mondo e su quella tutto lo spogliatoio doveva conformarsi passivamente, adattandosi senza troppe domande, senza se e senza ma. L'ultima parola era la sua. Ed era insindacabile. Calcisticamente parlando è difficile parlare male di un allenatore come Capello. Però lo dico da cristiano, alla fine, proprio alla fine, non restano i campionati vinti e le Champions League disputate e portate a casa. Il giudizio – ha precisato l'ex juventino – è sull'uomo".
In Legrottaglie la fede non può essere scissa nemmeno dalla politica. Di fatti lui, con le sue preghiere, cerca di sostenere tutti quanti stanno al potere: "Pregare per le istituzioni: anche questo fanno i cristiani… Non mi interessa se il governo è di sinistra o di destra. Prego per Berlusconi quando è lui che governa". Ma per chi ha votato Legrottaglie? Per nessuno, "non voto da anni".