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Milan, le ultime notizie di mercato: Calhanoglu strizza l’occhio al Bayern Monaco

Il giocatore rossonero, in un’intervista rilasciata a ‘Sport Bild’, ha ammesso di sperare in una chiamata del club bavarese: “Il Bayern mi aveva già cercato nel 2014, ma a quel tempo c’erano Robben e Ribery amatissimi dai tifosi. Per me allora sarebbe stato difficile, ma se il Bayern tornasse da me adesso certamente non direi di no”.
A cura di Alberto Pucci
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A pochi giorni dalla delicata partita contro il Napoli, a Casa Milan tiene banco anche il prossimo calciomercato invernale. Per tentare di raddrizzare una stagione nata male, il club rossonero dovrà infatti pensare ad un paio di innesti di qualità ed esperienza da inserire nella rosa di Stefano Pioli. La disponibilità economica per acquistare dovrà però arrivare anche da alcune cessioni importanti.

Nei giorni scorsi si è infatti parlato di un possibile addio di giocatori come Calabria, Kessie e Borini, ma di fronte ad un'offerta particolarmente importante potrebbe partire anche Hakan Calhanoglu: già cercato nella scorsa estate da un paio di club della Bundesliga. Nonostante si sia ritagliato un ruolo fondamentale in questo Milan, è stato lo stesso attaccante turco a parlare di un suo possibile e futuro trasloco.

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Calhanoglu chiama il Bayern Monaco

"L'Italia mi piace ma mi mancano la Germania e la lingua tedesca – ha rivelato il milanista a ‘Sport Bild' – Sono cresciuto in Germania e dal punto di vista sportivo è un obiettivo poter giocare per il Bayern Monaco, il Borussia Dortmund o un altro grande club tedesco. Il Bayern mi aveva già cercato nel 2014, ma a quel tempo c'erano Robben e Ribery amatissimi dai tifosi. Per me allora sarebbe stato difficile, ma se il Bayern tornasse da me adesso certamente non direi di no".

Atteso da un turno di squalifica nella prossima giornata di campionato, Hakan Calhanoglu non ha dunque chiuso la porta ad un eventuale trasferimento. "Ho ancora altri dieci anni di esperienze professionali davanti e vorrei mettermi alla prova con i club delle migliori leghe europee", ha aggiunto il milanista prima di chiudere la vicenda del saluto militare con la Turchia e ringraziare Gattuso. "Con quel saluto volevamo motivare i nostri soldati per poter tornare sani e salvi. Non era affatto un segno politico o una provocazione. Tutti amiamo la pace. Gattuso? Mi ha aiutato nella fase peggiore della mia carriera. Devo ringraziarlo".

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