Milan, le brutte figure americane fanno infuriare Inzaghi

Va bene che il calcio d'agosto conta quel che conta ma una brutta figura è pur sempre una brutta figura. Cui non si può rimediare con una strigliata perché ciò non debba più accadere. Se poi le brutte figure sono due a stretto giro di boa allora tutto si complica e l'intervento dev'essere ancora più perentorio e duro. Come quello di Filippo Inzaghi ai suoi uomini irrisi dall'Olympiakos Pireo e dal Manchester City nel torneo americano in svolgimento in questi giorni Oltreoceano. Otto reti in due partite ma soprattutto una evidente inferiorità manifestata dalle reti subite e dal non gioco espresso. Gravi problemi per chi dovrà dimostrare di valere la serie A in panchina e per una squadra che deve far dimenticare l'ultima assurda stagione ai propri tifosi.
La rabbia di Superpippo
Il day after della seconda batosta americana ha costretto il nuovo tecnico ha un summit urgente con tutta la squadra per fare il punto della situazione. Oggi all'Heinz Field di Pittsburgh, Inzaghi ha radunato la squadra per un breve ma importante discorso perché il tecnico rossonero non ha gradito il modo in cui il Milan abbia passivamente accettato il verdetto del campo. Contro Olimpiakos e Manchester City è mancata la grinta e la voglia di ben figurare malgrado si sia solamente a luglio in un torneo amichevole. Per questo, da qui all'ultimo match di International Champions Cup contro il Liverpool, il Milan si allenerà sempre in doppia seduta sotto l'occhio vigile di Superpippo che non ha mai lasciato nulla sul campo. Figuriamoci in panchina.