Milan, Lazio e Catania: obiettivi Scudetto, Champions ed Europa League nel mirino

Europa: missione possibile – 90 minuti per lo scudetto, per la Champions e anche per l'Europa League. Allegri e Reja lo sanno da mesi, da qualche settimana lo sa anche Vincenzo Montella che ha portato in alto i suoi ragazzi, regalando loro una salvezza anticipata ed il sogno di correre per un prestigioso piazzamento. Catania-Milan e Parma-Lazio, sono i due “antipasti” di un weekend calcistico appassionante con scontri salvezza ed il big match dello Juventus Stadium, tra i bianconeri ed il Napoli di Walter Mazzarri, appena premiato con il prestigioso “Premio Bearzot 2012”.

Catania non è Barcellona, ma poco ci manca – Non sarà una bolgia come quella che ci si attende al Camp Nou, ma i ventiduemila del Massimino (stadio ufficialmente esaurito) si faranno sentire come e quanto i supporter blaugrana. Uno stadio pieno ed una squadra che gioca a meraviglia: questo il menù che attende Allegri ed il suo Milan. Non ci saranno Messi e Sanchez, nemmeno Xavi ed Iniesta, ma il “piccolo Barcellona”, come qualcuno lo ha già ribattezzato, potrà schierare la formazione tipo, la stessa che ha brillato a Napoli e con la Lazio: in attacco gente come Bergessio e Gomez, in mezzo al campo, il fosforo di Barrientos e Almiron e, davanti a Carrizo, un duro come Spolli: difficilmente superabile. Corsa, velocità, possesso palla, un obiettivo importante e argentini terribili: queste le armi del Catania che, somigliano maledettamente a quelle del Barcellona.

Il cuore e le gambe a Catania, la testa a Barcellona – Quale Milan vedremo in campo?

Stadio portafortuna – Il Massimino, nonostante tutto, sorride al Milan già da tempo. I rossoneri sono reduci da tre successi consecutivi in Sicilia e sono l’unica squadra a non essere stata sconfitta dai rossoazzurri, dalla stagione 2006/2007: anno del loro ritorno in serie A. Per trovare un successo interno del Catania, bisogna tornare indietro fino al 1963. Si sfidano, inoltre, le due squadre che hanno fatto meglio di tutte, nel girone di ritorno: 23 punti conquistati dal Milan, 19 quelli totalizzati dal Catania (e dal Napoli).

Unico obiettivo: vincere – Al Tardini, Parma e Lazio si giocano molto. Entrambe alla ricerca di una vittoria, sono i gialloblu ad essere messi peggio e a temere per un possibile coinvolgimento finale nella lotta per non retrocedere. Donadoni ed i suoi ragazzi non vincono da otto gare e l’ultima partita contro il Cesena ha “generato” i primi mugugni verso la squadra. Il Parma, senza Mariga e Palladino, si affiderà alla classe di Giovinco, al desiderio di vittoria di Galloppa (per lui un derby, essendo cresciuto nella Roma) e alla voglia di riscatto di Sergio Floccari, ex dal dente avvelenato. Tecnico e presidente, dopo le sfuriate del post Cesena (Ghilardi: "non sono arrabbiato, sono incazzato!"), sembrano aver ritrovato la serenità per affrontare questo delicato impegno.

Fuori chi non lotta – Reduci dalla faticosa vittoria interna con il Cagliari, arrivata solo all’ultimo guizzo finale, i “Lotito boys” devono difendere il terzo posto e i tre punti di vantaggio su Udinese e Napoli. Reya è stato chiaro con i suoi: aspettatevi un Parma tutto grinta ed agonismo. Un messaggio indirizzato soprattutto al brasiliano Hernanes, considerato insieme a Klose, il giocatore più importante della Lazio. Il “Profeta” sembra essere diventato un caso. Il suo rendimento continua ad essere discontinuo ed il tecnico biancoceleste sta seriamente meditando di lasciarlo in panchina. Senza il brasiliano (almeno dall’inizio), con Klose infortunato e Diakitè fuori per squalifica, sarà senz’altro una Lazio più povera quella che vedremo in campo al Tardini. Un Lazio che, forse, avrà anche la testa altrove. Ne sanno qualcosa soprattutto Mauri e Brocchi che, a breve, saranno ascoltati dal procuratore federale Stefano Palazzi, in merito alla triste vicenda del calcio scommesse.
Fischietto amico – I recenti precedenti tra le due formazioni, sorridono ai biancocelesti. Nelle ultime quattro gare, tra Roma e Parma, tre vittorie ed un pareggio. Datata settembre 2009, l’ultima vittoria parmense. All’Olimpico, quella sera, i gol di Bojinov e Amoruso fecero felice Francesco Guidolin, allora tecnico emiliano. Arbitrerà Giannoccaro: un’autentico portafortuna per la Lazio. Con lui in campo, nei sette precedenti, la squadra di Reja ha ottenuto sei vittorie ed un pareggio.