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Milan, l’amara resa di Gattuso: “Giusto che sia io in discussione, non la squadra”

Aria pesantissima attorno all’allenatore rossonero che dopo la sconfitta interna in Europa League è a un passo dall’esonero. Si attenderà l’esito del match di campionato contro la Sampdoria ma per gattuso è quasi arrivato il momento dei titoli di coda: “E’ giusto che la società decida cosa fare di me, l’unico responsabile. I giocatori non c’entrano”
A cura di Alessio Pediglieri
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La sconfitta casalinga contro il Betis Siviglia ha riaperto la frattura in seno al Milan che vede il primo imputato in Rino Gattuso. Il tecnico rossonero alla fine del match malamente perso tra i fischi di San Siro ha ammesso di avere precise responsabilità, riuscendo a togliere i propri giocatori dalla spirale delle critiche. Dichiarazioni che portano verso un destino che adesso appare ineluttabile: nemmeno una maiuscola prestazione in campionato contro la Sampdoria potrebbe salvarlo da un oramai scontato esonero.

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In società non si è parlato dopo il 2-1 del Betis, nessuno ha preso una decisione a caldo anche se la sconfitta è arrivata nel modo peggiore: senza gioco e senza idee. Una fotocopia del derby contro l'Inter con l'aggravante che i tifosi pretendevano una reazione se non di gioco almeno di carattere. Che non è arrivata: il Betis nel primo tempo avrebbe potuto anche dilagare e solo nella ripresa con gli inserimenti di Suso e Cutrone, il Milan è apparso in grado di confrontarsi alla pari.

Squadra senza identità

Le responsabilità di Gattuso nascono soprattutto da una formazione iniziale che ha lasciato alquanto perplessi e che ha pagato il divario tecnico con gli spagnoli: Suso e Cutrone in panchina sono stati determinanti in negativo: "Abbiamo perso la bussola, è stata una partita di sofferenza, stavamo perdendo le nostre sicurezze. La squadra non gioca con la mente libera, non riesce a fare le sue giocate, si è sbloccata nel finale. Mancano gli inserimenti delle mezz'ali, si sono viste pochissimo, tante volte andiamo indietro invece che andare avanti. Siamo frenetici, non siamo tranquilli, anche difensivamente non ci stiamo comportando benissimo.".

Responsabilità precise

Gattuso si carica sulle spalle le responsabilità del momento: "E' giusto che io venga messo in discussione, alleno una squadra gloriosa, non deve essere un problema per i giocatori.Questa situazione negativa deve essere un mio problema ed è giusto che la società da questa sera valuti le scelte da fare"

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