Milan, la linea verde va: da Calabria a Donnarumma, il vivaio è tornato grande
In attesa del big match di San Siro contro la Juventus, che potrebbe riaprire la lotta al vertice del campionato, il Milan si gode i suoi giovani talenti. Un motivo in più per essere soddisfatti: il vivaio rossonero, dopo un periodo in cui è stato messo in secondo piano in favore dei calciatori già formati e maturi, sembra essere tornato quello di un tempo, quando metteva a disposizione della prima squadra talenti purissimi come Paolo Maldini.
Giovani e sfrontati: il Milan sembra finalmente avere una propria identità. Certo, non si vive di soli giovanissimi: Carlos Bacca ne è l'esempio assoluto, visto che grazie alle sue reti sono arrivati molti dei punti raccolti dai rossoneri. Ma l'organico sembra poter iniziare a farne anche a meno, come contro il Chievo Verona. E per il futuro, la linea verde promette bene, regalando al Milan la possibilità di non essere costretto a sperperare milioni di euro per acquistare giocatori dai quattro angoli del pianeta.
Età media di 25 anni e 5 mesi: la fa da padrone Gigio Donnarumma, 17 anni e praticamente già cardine della porta rossonera. Mattia De Sciglio ne ha 24 appena compiuti, Davide Calabria ne compirà 20 a dicembre, Alessio Romagnoli ne farà 22 a gennaio, Manuel Locatelli a gennaio spegnerà le 19 candeline. Insomma, dal vivaio stanno arrivando quelle soddisfazioni che, mischiate a quei talenti non certo giovanissimi ma neanche da rottamare come Andrea Bertolacci (classe 1989), Giacomo Bonaventura (1989), Ignazio Abate (1986) e Luca Antonelli (1987), rendono il Milan competitivo e quasi interamente "made in Italy".