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Milan, la Curva Sud annuncia via web un’altra dura contestazione

Dopo la brutta figura di Udine, e la conseguente discussione sul pullman tra Inzaghi e la squadra, continua ad esserci un clima teso intorno al club milanese. In attesa di novità da Silvio Berlusconi, in merito alla cessione del club, la tifoseria si prepara all’ennesima dura contestazione.
A cura di Alberto Pucci
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Sdoganato l'hasthag #saveacmilan e contestato i vertici della società rossonera, la Curva Sud Milano è pronta a puntare ancora il dito contro società e squadra dopo la sconfitta dolorosa contro l'Udinese. Quella che verrà messa in scena prima e durante la sfida contro il Genoa, sarà la terza contestazione della parte più accesa del tifo milanista nei confronti del club. Recentemente la tifoseria aveva mostrato il proprio disappunto verso la società (lo scorso 21 marzo, durante Milan-Cagliari) e verso Silvio Berlusconi: colpevole di essersi allontanato e di non prestare più attenzione alle vicende della squadra di Pippo Inzaghi. Oltre ai vertici di via Aldo Rossi, con tutta probabilità, verrà presa di mira anche la rosa del tecnico piacentino che, quasi certamente, verrà lasciato fuori dalla dura presa di posizione della Curva. Secondo la tifoseria, le colpe di Inzaghi sono decisamente meno gravi di quelle di presidente, amministratore delegato e di parte della squadra: a seconda di molti, poco attaccata alla maglia che indossa. Proprio nel giorno dell'arrivo di Mr. Bee, la Curva Sud Milano ha voluto mandare un messaggio ai tifosi che popolano il secondo anello blu: "Mercoledì sera in occasione di Milan-Genoa, vi chiediamo di salire su in Curva entro le ore 20 per dare vita ad un'altra iniziativa di contestazione".

Il pensiero del Barone – Il comunicato apparso sul sito della Curva Sud Milano, ha anticipato di poche ore l'intervista che Giancarlo Capelli (conosciuto come il Barone) ha rilasciato a Sportitalia: "Contestazione? Faremo certamente qualcosa – ha spiegato il leader della Sud – A parte nel derby, abbiamo sempre dato seguito alle nostre intenzioni con le nostre proteste. Anche se in tanti ci hanno detto che è sbagliato fare questa tregua, noi andiamo avanti seguendo le nostre idee. Siamo infastiditi da come la squadra ha giocato a Udine e vogliamo chiarezza da parte della società. Continueremo questa protesta e, questa volta, sarà qualcosa di forte nei confronti della proprietà". Il feeling tra Silvio Berlusconi e la sua Curva è ai minimi termini, ed il continuo silenzio del presidente rischia di alimentare ulteriori manifestazioni di fastidio. Nei giorni scorsi, dopo la prima contestazione nei suoi confronti, il numero uno del Milan peggiorò la situazione con una battuta che fece arrabbiare i tifosi: "Il Milan? Lasciamo perdere. Parliamo di queste cose che sono più importanti", disse a proposito dei fondi da destinare all'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, dove ha scontato la condanna ai servizi sociali per frode fiscale. Un dichiarazione che trovò risposta pochi giorni dopo, attraverso un lenzuolo esposto nella Sud: "Caro presidente, per noi nulla sarà più importante".

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