Milan, L’Espresso getta ombre su Mr. Bee e “avverte” Berlusconi
La Milano rossonera s'appresta a dare il via ad una nuova stagione che, complici gli investimenti "vecchia maniera" della dirigenza milanista, dovrebbe regalare qualche gioia in più a tutti i tifosi. Ad aiutare le finanze del club di via Aldo Rossi, è arrivato Bee Taechaubol: broker thailandese a capo di una cordata che rileverà, nelle prossime settimane, il 48% delle quote societarie dell'Ac Milan. Un'operazione economicamente molto importante (verranno versati 480 milioni nelle casse Fininvest), che darà nuovo sostegno economico al club e gli aprirà le porte per il mercato orientale: da sempre molto vicino al calcio italiano e ai colori rossoneri. Dopo i recenti incontri, Berlusconi e Mr. Bee dovrebbero rivedersi entro il 30 settembre per mettere nero su bianco lo storico accordo e per organizzare il rilancio, in grande stile, di una delle società più gloriose in Italia.
I dubbi sul broker – Dopo le recenti dichiarazioni di Andrea Agnelli ("Fatico a trovare la quadra alle cifre della cessione a Mr Bee"), anche il noto settimanale Espresso ha sollevato pesanti dubbi sulla trattativa condotta dall'imprenditore thailandese: "Il broker non ha la forza per mettere sul piatto i 480 milioni pattuiti entro il 30 settembre e neanche la caparra in caso di mancato acquisto per pagare la penale – scrive il settimanale – Ad oggi nessuno sa chi ci sia dietro al thailandese e nessuna banca presterebbe quei soldi a Bee sulla base del business-plan annunciato che prevede, entro due anni, ricavi commerciali aggiuntivi dal mercato asiatico per 380 milioni di euro contro gli attuali 80 complessivi e un raddoppio della valutazione, già totalmente fuori dal mercato, a quota 2,2 miliardi di euro". Oltre a chiedersi il ruolo dei mediatori che hanno aiutato Berlusconi e Mr. Bee a trovarsi intorno ad un tavolo (Pablo Victor Dana e Licia Ronzulli, in primis), l'Espresso ha rivelato come la trattativa sia sotto la lente d'ingrandimento anche della Finanza: "L’ingresso di mezzo miliardo di euro anonimi dall’estero in una società italiana – ha avvertito il settimanale – è seguito con attenzione dalla Guardia di Finanza".