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Milan, Kakà: “La mia vita ispirata al mito di Senna”

Il brasiliano si gode i mondiali da spettatore: “Mi diverto tantissimo”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Tempo di Mondiali anche per Ricardo Kakà: il 32enne fantasista del Milan è tornato in Brasile per godersi la rassegna iridata che si sta tenendo nel suo paese, con forse il rimpianto di non essere tra i 23 brasiliani che vogliono riportare il titolo in Sudamerica, dopo due edizioni dominate dalle europee (Italia nel 2006, Spagna nel 2010). "Credo di avere una grande opportunità: quella di seguire il Brasile nelle sue gare come se fossi uno spettatore comunque", ha spiegato il giocatore del Milan, "e mi sto divertendo tantissimo con i miei amici allo stadio". Insomma, un Kakà che non sembra per nulla interessato alle voci di mercato sul suo conto, che lo danno al San Paolo per la prossima stagione. Il giocatore tira dritto: è il momento di pensare, anche se solo da semplice spettatore, alla rassegna iridata. "Sento tanta pressione sul Brasile, ma credo che ci possano essere solo vantaggi dal fatto di giocare in casa".

Per Kakà, insomma, l'emozione è tanta: per lui, che il titolo iridato lo ha conquistato nel 2002 e che con la maglia verdeoro ha staccato 87 presenze e marcato 29 reti, giocando anche tre mondiali (2002, 2006 e 2010), vederlo dagli spalti non è facile. Così come non lo è scegliere un idolo: "Sono sempre stato un grande tifoso di Ronaldo", ha spiegato ancora Kakà, "Ma prima ero un grande ammiratore di Ayrton Senna. Ho sempre ammirato entrambi, due vere icone dello sport brasiliano, ma Senna mi faceva impazzire". Insomma, un Kakà da sempre vicino ai campioni della sua terra. Quella terra che oggi sogna il titolo iridato casalingo, sfuggito solo al "Maracanazo" del 1950. In Brasile c'è aria di rivincita. In campo e sugli spalti.

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