Milan-Juventus, i dati statistici parlano chiaro: bianconeri favoriti al Meazza
Il big match della nona giornata di campionato si gioca stasera alle 20.45 al Meazza fra Milan e Juventus. Due delle compagini che stanno più impressionando, assieme alla Roma, in questo avvio di Serie A. Milan e Juventus si affrontano in una sfida che potrebbe, se non indirizzare il campionato, segnarlo con i bianconeri che, con una vittoria, proseguirebbero spediti la loro lunga cavalcata verso la conquista del sesto scudetto di fila.
Per arginare la furia degli uomini di Allegri, Montella dovrebbe affidarsi agli stessi 11 che, nelle ultime 5 partite, hanno ottenuto 4 vittorie ed 1 pareggio. Donnarumma fra i pali, Abate, Romagnoli, Paletta, De Sciglio; Kucka, Locatelli, Bonaventura; Niang, Bacca, Suso; La Juve invece, dovrebbe rispondere con: Buffon; Benatia, Bonucci, Barzagli; Alves, Khedira, Hernanes, Pjanic, Alex Sandro; Dybala e Higuain.
Un confronto, in cifre, impari
Si sa i numeri dicono molto, spesso diventano più eloquenti del campo stesso ma, contestualmente, il rettangolo di gioco è, e sarà, il luogo deputato a definire chi meriterà o meno i 3 punti nella gara di stasera. Cifre alla mano però, il confronto fra i due collettivi sembra ampiamente sbilanciato a favore della Juventus.
Le due squadre, infatti, pur distanti fra loro in classifica di appena 5 lunghezze, differiscono, e di molto, su tanti fattori che, alla lunga, potrebbero garantire molti più punti e risultati ai bianconeri di Allegri. La Juventus, prima in classifica, si palesa nelle parti alte anche in specifiche graduatorie statistiche della Serie A: seconda per reti segnate (17), seconda per tiri in porta (112), seconda per assist (35), terza per traversoni effettuati (108), ultima per parate dei propri estremi difensori (20°) e quinta per km percorsi a partita (106.9 Km). Il Milan invece, fa un po' più di fatica in questi particolari ranking posizionandosi, mediamente, fra il vertice e la zona centrale delle stesse.
Il bunker bianconero e la permeabilità milanista
Le discrepanze però, non terminano qui ma anzi si acuiscono quando si parla dei rispettivi sistemi di gioco e delle relative interpretazioni sul campo. Il 3-5-2 della Juventus si mostra molto più compatto, in termini difensivi, rispetto all’offensivo 4-3-3 montelliano. Difatti, sono solo 5 le reti (di cui però 3 di testa) subite dai bianconeri nelle gare giocate in campionato con appena 15 tiri in direzione della porta, altro record assoluto per gli juventini.
La difesa milanista invece, dimostra qualche problemino in più derivante dal diverso equilibrio della squadra più esposta alle controffensive degli avversari che sfruttano gli spazi lasciati dai rossoneri in fase di costruzione. Una tendenza questa, che ha portato il Milan a subire ben 11 reti, di cui 10 in area. In più, in alcune partite, il sodalizio meneghino sembra sbagliare totalmente la fase passiva concedendo più occasioni e più reti. A fronte di 3 clean sheets (partite senza subire gol), in ben 3 match di A si son subite 2 o più segnature: col Torino (2), col Napoli (4) e in casa col Sassuolo (3), 9 sugli 11 totali. Il possibile estremo tatticismo quindi, potrebbe consentire, alla squadra che riesce a subire meno, la vittoria nella contesa del Meazza.
Fasce laterali e compattezza, analogie fra Milan e Juve
I due allenatori cercano entrambi di impostare l’azione partendo dai difensori con Bonucci da una parte e Romagnoli dall’altra chiamati a iniziare dalla retroguardia le diverse trame di gioco. Questo espediente tattico garantisce ai due collettivi di trattenere spesso il pallone con un possesso palla medio di oltre il 50% (55 Juve, 50 Milan).
La gestione della palla dei Campioni d'Italia
La Juve grazie alla straordinaria qualità della sua rosa riesce, spesso, a sovrastare l’avversario con un baricentro molto alto (48,8 metri) e un possesso della sfera che si esprime nei 2/3 del rettangolo di gioco con una presenza nella metà campo “nemica” media del 75%.
In più, i bianconeri spingono molto sulle fasce con una propensione verso la destra (41% delle azioni totali), dove le sgroppate offensive di Dani Alves vengono spesso premiate da Pjanic e co. Un aspetto che il Milan dovrà tenere presente se vorrà provare ad arginare la potenza offensiva dei campioni d'Italia è poi, di sicuro, la pericolosità della Juventus che, mediamente, calcia 14 volte a partita verso lo specchio della porta grazie ai 28.5 attacchi costruiti.
Il possesso (palla) del “Diavolo”
Anche il Milan, e con Montella come allenatore non poteva essere diversamente, tende a giocare molto il pallone tentando di sfruttare l’ampiezza del campo dettata dalle caratteristiche offensive dei propri esterni d’attacco (Suso–Niang) che garantiscono un’alta percentuale di incursioni provenienti dalle fasce (72%), percorse e ampiamente battute anche per mezzo delle costanti sovrapposizioni di Abate e De Sciglio. La mole di gioco prodotta e intessuta, specie dal gioiellino Locatelli, si concentra, per lo più, nella zona che va dalla linea mediana alla trequarti avversaria con una percentuale media di presenza nell’altra parte del campo che si attesta intorno al 69% con una media di 10 tiri e 29 attacchi confezionati a partita.
Infine, i rossoneri, in fase di non possesso, marcano abbastanza alti grazie ad una organizzazione del pressing ben congegnata che genera un discreto baricentro (52,15 metri). La pressione asfissiante esercitata da una squadra all’altra quindi potrebbe essere una delle armi decisive per lo svolgimento del match. Da tenere d'occhio, infine, i bomber della serata Higuain e Bacca entrambi appaiati in campionato a quota 6 gol realizzati.
I precedenti a San Siro: 223 reti segnate in 87 sfide
Negli 87 precedenti tra Milan e Juventus disputati a San Siro, i rossoneri sono leggermente in vantaggio grazie a 28 vittorie, 36 pareggi e 23 sconfitte con 223 reti segnate, di cui 119 dal Milan e 104 dalla Juve. L’ultima vittoria interna del Diavolo risale al 2012, quando i milanisti si imposero per 1-0, grazie al gol di Robinho. Il match della scorsa stagione invece, è terminato per 2-1 in favore della Juventus con reti di Mandzukic e Paul Pogba.