Milan, Inzaghi resiste in vista dell’ennesima ultima spiaggia: contro la Fiorentina
La fatal Verona è ritornata negli incubi rossoneri di Filippo Inzaghi e non solo. Gli scaligeri hanno condannato il Milan ad un pareggio interno in rimonta che ha scatenato il fastidio e la frustrazione dei tifosi, oramai stanchi di vedere una squadra sempre allo sbando e in balìa dell'avversario di turno. Massima stima in Superpippo, un'icona che non resterà di certo scalfitta dai pessimi risultati stagionali, ma la pazienza è finita: l'ennesimo scivolone in campionato, con la Zona Europa sempre più lontana e un'uscita prematura anche in Coppa Italia, non possono soddisfare nessuno. Senza alibi e senza scusanti. La società ha capito da tempo che qualcosa non va ma non ha mai preso una decisione in merito difendendo sempre il proprio allenatore nella figura di Adriano Galliani che ha difeso a spada tratta Superpippo in qualsiasi circostanza.
Adesso l'ennesima ultima spiaggia di Superpippo è quella del Franchi di Firenze per la prossima sfida di campionato con i rossoneri in trasferta da una delle squadre più in forma del momento. Una partita difficilissima per salvare la panchina con i rossoneri che sono in caduta libera, mentre i viola stanno volando sulle ali di un entusiasmo che li proietta vicinissimi alla lotta per il terzo posto che vale la Champions League. In più, per Inzaghi ci potrebbe essere anche una verifica diretta con lo scontro con Montella, che potrebbe essere il suo successore a San Siro, visto che comunque si concluderà la stagione milanista, quasi certamente l'anno prossimo Inzaghi non sarà più l'allenatore del Milan.
La scelta di non cambiare deriva anche dalla mancanza di reali alternative immediate che potrebbero cambiare il trend in questi ultimi mesi in modo positivo. Il presidente Berlusconi ha riflettuto a lungo nella sua villa di Arcore e dopo diverse telefonate con Galliani si è convinto a dare un'ultima opportunità a Inzaghi. Dopo aver visto la brutta prestazione contro il Verona, era pronto a esonerarlo ma la ragione ha avuto la meglio sull'indole anche grazie all'intervento dell'ad che ha difeso il tecnico sottolineando i diversi infortuni e circostanze sfavorevoli. Senza dimenticare la reale mancanza di un'alternativa valida: Brocchi (tecnico della Primavera) piace, ma non convince fino in fondo e il rischio concreto è quello di continuare anche cambiando sulla scia delle delusioni.