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Milan, Inzaghi: “Le voci sull’esonero? Vado avanti a testa alta”

Alla vigilia della sfida con il Verona SuperPippo è concentrato solo sul campo e lancia messaggi importanti a Destro e Cerci.
A cura di Marco Beltrami
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Vietato sbagliare per il Milan nell'anticipo della 26a giornata di Serie A. Nella sfida casalinga contro il Verona Pippo Inzaghi dovrà necessariamente ottenere un risultato positivo per raffreddare ancora una volta la sua panchina surriscaldata dalle voci relative ad un esonero. L'ombra di un allontanamento dell'ex bomber aleggia su Superpippo che è però concentratissimo sulla sfida contro i gialloblu, senza lasciarsi distrarre dai rumours sul suo futuro: "Ho trovato molto positivo il fatto che il dottor Galliani e il presidente siano sempre vicini alla squadra. Galliani è venuto per rafforzare la mia posizione e cercare di capire le cause che ci hanno portato pochi punti, è stato un discorso molto positivo e speriamo che già da domani si veda. Noi guardiamo avanti, siamo i primi a sapere che dobbiamo fare di più e domani abbiamo una grande opportunità e la possibilità di trovare 3 punti che saranno importanti per la nostra classifica. Il mio futuro? Non mi pongo domande. Prima di tutto viene la squadra e la considerazione della società. Sento il club molto vicino e credo che quello che pensavano di me questa estate non sia cambiato. La squadra mi segue e ha voglia di far bene".

Inzaghi a testa alta. Poi so che quando alleni il Milan sei sempre sotto tiro. A me però preoccupa che la squadra non si faccia influenzare e faccia bene. La società non ha mai detto ai giocatori che non danno tutto quello che hanno. Possiamo fare meglio, lo so. Ma domani abbiamo già la possibilità di fare un buol calcio. Per come lavoro, io e i giocatori possiamo camminare a testa alta. Sono convinto del mio modo di lavorare e sono sereno. Io devo essere valutato per i risultati. Mi auguro che il Milan abbia fiduca in me come allenatore. E' il mio sogno e lotto per questo. Sono straconvinto di poter dare ancora tanto al Milan e sento l'affetto del presidente e di Galliani. Sono bravi perché mi lasciano lavorare con serenità. Poi decideranno per il meglio della squadra"

Attenzione al Verona. A San Siro arriva un Verona che sembra essersi ritrovato dopo una stagione altalenante. Attenzione massima dunque per la formazione rossonera: "Il Verona? Fa un'ottima fase di non possesso e ha davanti un giocatore importante come Toni che conosco bene. Giocheranno in ripartenza appoggiandosi su Toni, Ci vuole rispetto per l'avversario, ma noi dovremo fare il Milan, preoccupandosi di giocare un bel calcio. Affrontiamo sempre gli avversari nella loro migliore condizione ma questa non vuole essere una scusa, sono il primo a dire che dobbiamo fare di più perché siamo il Milan, noi siamo i primi critici di noi stessi. Quando le cose vanno male si vede tutto nero, io devo essere bravo e razionale ad andare avanti sulla nostra strada perché poi il lavoro paga sempre".

Milan con il tridente. Quello che scenderà in campo contro il Verona, potrebbe essere un Milan a trazione anteriore con il tridente Cerci, Menez e Destro. Inzaghi non svela le sue carte ma ne approfitta per lanciare un messaggio ai 2 neoacquisti: "Mi aspetto di fare una bella partita. Abbiamo bisogno e abbiamo giocatori di grande qualità che si sono allenati bene in settimana. Possiamo dire il contrario di tutto. Ora conta solo il campo. Domani abbiamo una bella opportunità. Vincendo domani potrebbe essere un bel balzo in avanti per il morale e la classifica. Siamo andati sempre in campo per dominare. Non esiste un allenatore che chiede ai giocatori di non fare la partita. Destro deve stare sereno. Quando in Italia abitui tutti a segnare sempre, poi quando resti a secco due o tre partite, deludi tutti. Nella scorsa  partita l'ho sostituito con Pazzini, che è un giocatore importante. A Destro arrivano gli stessi palloni che nella Roma. Cerci l'ho voluto io ed è in condizione. Ci può dare anche una mano, non ho ancora deciso se dall'inizio o a gara in corso. Davanti ho 5 giocatori importanti per tre posti. Sceglierò dopo l'allenamento"

Capitolo infortuni. In conclusione una battuta anche sui tanti infortuni che però non vogliono essere un alibi per il tecnico del Milan che fa il punto anche sui disponibili: "I tanti infortunati? Non voglio che siano un alibi. Abbiamo una rosa all'altezza, anche se è chiaro che siano andati di pari passo con la nostra classifica. Abbiamo De Jong e Montolivo che vengono da situazioni particolari perché Nigel non ha fatto la preparazione ed in questi giorni ci siamo chiesti queste cose. E' difficile dare una risposta, ma con la Lazio in Tim Cup abbiamo avuto fuori sette giocatori per infortuni traumatici, una cosa forse mai successa nel calcio. Poi, per gli infortuni muscolari avuti, abbiamo cercato una risposta ma ognuno di loro ha una sua particolarità. Domani rientrerà Abate, De Sciglio è oramai recuperato, ritroviamo finalmente giocatori importanti e quel che è stato ci servirà da lezione".

Inzaghi vive alla giornata. Quali sono dunque gli obiettivi del Milan? Inzaghi vive alla giornata e spera in una striscia di risultati utili: "L'obiettivo ora è tornare a giocare un bel calcio e vinvere le partite. Ne mancano ancora tante, abbiamo 39 punti a disposizione e tanti scontri diretti a San Siro. Le opportunità non mancheranno. Da ora in avanti bisogna fare tanti fatti".

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