Milan, Inzaghi ancora a rischio esonero: decisivo il match con il Verona
La panchina di Pippo Inzaghi è tornata a farsi incandescente. Il pareggio senza reti in casa del Chievo, e soprattutto la prestazione tutt'altro che brillante dei rossoneri ha messo a nudo i limiti di una squadra che nel 2015 non è riuscita a fare il tanto atteso salto di qualità. Anche gli acquisti del mercato invernale non hanno offerto un contributo capace di far risalire la classifica al Milan che, nelle ultime 9 partite di Serie A, ha collezionato 4 sconfitte, 3 pareggi e 2 vittorie. Nello specifico, se i successi sono arrivati contro le ultime due formazioni della classifica ovvero Parma e Cesena, il Milan non è riuscito a sfruttare un calendario tutto sommato positivo sciupando ottime occasioni contro Atalanta e Sassuolo, dimostrando di non essere all'altezza di compagini di alta classifica come Juventus e Lazio. Allargando lo sguardo in maniera complessiva, il Milan di Inzaghi ha fatto peggio solo di quello del 1983/84 che collezionò appena 7 vittorie al contrario delle 8 stagionali.
Tassotti pronto a sostituire Inzaghi. Numeri che non premiano il lavoro di SuperPippo che ha visto l'entusiasmo iniziale nei suoi confronti scemare alla distanza soprattutto in un 2015 in cui la sua squadra procede con la media di un solo punto in classifica. Nonostante la stima del presidente Inzaghi e dell'Ad Galliani, è inevitabile che la posizione del tecnico sia nuovamente delicata soprattutto perchè se la qualificazione alla prossima Champions sembra ormai un sogno irrealizzabile, rischia di compromettersi anche la strada verso l'Europa League. In caso di mancato risultato a Verona nel prossimo turno di campionato dunque, la società potrebbe anche pensare ad un cambio della guardia capace di produrre la classica "scossa" all'interno dello spogliatoio. E ancora una volta torna d'attualità il nome di Mauro Tassotti che potrebbe essere promosso da vice a primo allenatore soprattutto alla luce della sua conoscenza del gruppo. Una soluzione tra l'altro che si rivelerebbe low cost per una società che deve anche guardare al bilancio, provando a finire la stagione in crescendo.