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Milan: Inzaghi alla Seedorf, a Parma con il 4-2-3-1?

Dopo l’arrivo di Torres, il tecnico milanista è alle prese con i primi dubbi: confermare l’undici vincente contro la Lazio, o far posto allo spagnolo magari cambiando modulo?
A cura di Alberto Pucci
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Il Tardini di Parma, sarà il palcoscenico della "prova del nove" milanista. Filippo Inzaghi è, infatti, chiamato a confermare ciò che di buono si è visto nella gara d'esordio a San Siro e ad inserire al meglio, negli schemi di gioco, il nuovo (nove) arrivato: Fernando Torres. I complimenti per la vittoria contro la Lazio, arrivati dal presidente e da tutto il mondo rossonero, hanno galvanizzato l'ambiente ma reso "Super Pippo" ancor più dubbioso. Pignolo e metodico di natura, il nuovo allenatore del Milan è già con la testa a Parma e sta già pensando a quale squadra mettere in campo. Alla luce di ciò che si è visto, nonostante molti giocatori non siano ancora al top della forma, difficile relegare in panchina chi ha contribuito ai primi tre punti stagionali. Oltre all'arrivo di Torres, inoltre, Inzaghi dovrà far spazio a Giacomo "Jack" Bonaventura (anche lui, come lo spagnolo, autore di allenamenti intensi e positivi), a Van Ginkel e al recuperato Giampaolo Pazzini, out nella gara contro i biancocelesti per infortunio.

Pippo come Clarence? – Le convinzioni tattiche di Inzaghi, fino a ieri indiscutibili, rischiano così di saltare subito alla seconda giornata di campionato. Se verrà confermato il 4-3-3, il tecnico potrebbe lanciare dal primo minuto Bonaventura e Torres, sacrificando Menez e Honda…oppure spostare dieci metri più indietro l'ex Atalanta, lasciando Menez largo sulla destra e rinunciando a Honda e ad uno tra Muntari e Poli. La novità delle ultime ore (a dire il vero già rivelata da Inzaghi giorni fa), è il possibile utilizzo di uno schema diverso: il 4-2-3-1 di Seedorfiana memoria. Giocando in questo modo, il Diavolo potrebbe schierare Honda (Bonaventura), Menez ed El Shaarawy dietro "El Niño". Inzaghi studia e, nelle prossime ore, parlerà con i suoi ragazzi prima di prendere una decisione. Contro il Parma di Cassano, facile prevedere che il Milan possa scendere in campo con lo stesso modulo e 10/11 della squadra vista contro la Lazio (rientra De Sciglio per Zapata), salvo cambiare nel corso del match inserendo i nuovi arrivati, Van Ginkel compreso. I rossoneri non vincono le prime due gare di campionato dal 2006/07: un "trend" negativo che Inzaghi può cancellare grazie ad un parco giocatori che, tutto ad un tratto, è diventato anche fin troppo di qualità.

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