Milan in ritiro, Inzaghi: “In gioco la dignità, in campo solo chi merita la maglia”
Se potesse scomparire lo farebbe volentieri. Invece no, a Pippo Inzaghi tocca mettere la faccia (ancora una volta) dopo la sconfitta di Udine (2-1), risultato maturato dopo una delle peggiori prestazioni in stagione del suo Milan. A nulla è valsa la rete segnata da Pazzini a tempo quasi scaduto: puù che un sussulto d'orgoglio s'è trattato dell'unico acuto (estemporaneo) di una gara affrontata male, con l'approccio mentale del tutto sbagliato soprattutto da quegli uomini (Menez) apparsi solo la brutta copia rispetto ad altri match. "Ci giocavamo l'europa e la dignità, mai visto una squadra messa così… completamente bloccata e senza voglia", ha amesso il tecnico rossonero davanti ai microfoni di Sky… a giudicare da quel che s'è visto, oltre alla prima opportunità (accantonata da tempo), s'è persa anche la seconda. Una brutta figura tale da costringere l'ex attaccante a cospargersi il capo di cenere: "Chiediamo scusa ai tifosi e al presidente – ha ripetuto nel post partita -. Sono molto arrabbiato e deluso dall'atteggiamento dei calciatori. L'Udinese ci ha messo determinazione, sembrava stesse giocando una finale di Champions. Noi, invece…".
Niente, il Milan a Udine è come se non fosse sceso in campo, con la testa era decisamente altrove. Perché la ritrovi, allenatore e società, hanno deciso di spedire tutti in ritiro fino alla prossima di campionato, in programma mercoledì prossimo (ore 20.45) contro il Genoa. "Quando una squadra gioca in questo modo – ha aggiunto Inzaghi, visibilmente amareggiato per quanto accaduto – la colpa non può essere anzitutto dell'allenatore. Io sono il primo responsabile ma adesso serve reagire perché ci attende la sfida col Genoa. Abbiamo sbagliato l'approccio alla gara, non possiamo fare queste figure. Mercoledì giocherà solo chi merita la maglia".