Milan in crisi, la colpa è della dieta di Montella
Quando i risultati arrivano è sempre tutto più facile e anche qualche boccone amaro viene mandato giù senza troppi problemi. Ma non appena il vento cambia e i risultati diventano negativi tutto o quasi viene messo in discussione. Il Milan ha vissuto una prima parte di stagione splendida, con tanti giovani che si sono messi in luce e con una Supercoppa Italiana conquista a Doha. Ma nelle ultime sei partite i rossoneri hanno ottenuto un solo successo, sono stati eliminati dalla Coppa Italia e sono scivolati al settimo posto. E per non farsi mancare nulla il tecnico napoletano ha perso per infortunio anche De Sciglio, Antonelli e Bonaventura, che dovrà rimanere ai box per quattro mesi. Questa situazione ha portato sul banco degli imputati il regime alimentare imposto da Montella ai suoi calciatori.
‘La Repubblica’ infatti ha svelato che più di un giocatore del Milan abbia iniziato a lamentarsi per le ristrettissime indicazioni alimentari di Montella e del preparatore atletico Emanuele Marra, che hanno puntato su una dieta composta da soia, kamut e da altri alimenti che ai giocatori non sarebbero molto graditi. In questo regime alimentare inoltre sono stati banditi la carne rossa e il pomodoro, ma anche succhi di frutta e bevande zuccherate a cui devono essere preferiti latte di soia o di cocco.
Il menù piuttosto rigido è diventato letteralmente indigesto. Il giorno precedente alle partite Donnarumma e compagni mangiano zuppa di verdure, riso basmati o pasta di kamut integrale con ragù bianco di pollo. Mentre nel giorno della gara ci sono sempre pasta di kamut con pesto vegetale e tacchino alla piastra. Dopo il match invece i ragazzi di Montella possono mangiare frutta secca e riso venere con carote e piselli, ma anche lasagne integrali di radicchio rosso con besciamella vegetale.
Questo regime alimentare non deve certo stupire. Gli allenatori più bravi e quelli più attenti alla preparazione hanno imposto delle regole severissime ai propri calciatori, si pensi a Conte, che comunque una birretta ai suoi la concede di tanto in tanto, a Klopp, che ha escluso con la sua nutrizionista uova e pomodoro, e a Guardiola, che ha bandito la pizza dal menù del City.