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Milan, il sogno di ‘Ringhio’: “Parto dal basso ma voglio allenare la prima squadra”

Neo tecnico della Primavera, Rino Gattuso ha un obiettivo preciso in testa: “Ci vorrà tempo ma sarò prima o poi allenatore del Milan. Una cosa alla volta”. Una determinazione che ricorda la sua grinta di quando era in campo: “Bisogna avere rispetto per i club. I giovani d’oggi vivono nel loro mondo, invece devono capire che il Milan non è dei giocatori”
A cura di Alessio Pediglieri
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Ritorno alla base per Rino Gattuso che riabbraccia il Milan anche se entrando in punta di piedi sulla panchina della Primavera. Ma ‘Ringhio' non teme il confronto con il recente passato che ha ‘bruciato' chi ha provato poi il grande salto: Filippo Inzaghi, Cristian Brocchi, ad esempio, che si sono cimentati in prima squadra con risultati tutt'altro che entusiasmanti per poi finire lontano dai progetti della società. Per l'ex centrocampista rossonero, la Primavera rappresenta un primo traguardo, una tappa obbligatoria a ciò che più aspira: diventare il tecnico della squadra titolare, un giorno , con la speranza di poter dare il proprio imprinting di carisma e determinazione che già erano sue doti fondamentali in mediana.

Giovani ingrati – Le idee sono radicali, di chi sposa non solo il campo ma anche la vita di tutti i giorni con lo stesso piglio: "ringhio", un soprannome non nato per caso e che Gattuso porta orgogliosamente con sè oggi, così come lo sventolava sui terreni di gioco. Un modo di essere, di vivere il calcio e non solo e che oggi, da neo tecnico della Primavera esprime in concetti chiari, ricordando un passato e un presente in cui è difficile rispecchiarsi: "Oggi il problema è che far rispettare le regole è difficile: quando giocavo io nello spogliatoio la musica era italiana, quando sono andato via c'era solo musica hip-hop. Può essere una banalità ma questo mi turbava. Da sempre il Milan non è dei giocatori, ha una storia e bisogna rispettarla. Non si può pensare che chi indossa quella maglia possa fare quello che vuole. Molti giovani d'oggi non rispettano ciò che li circonda, vivono nel loro mondo".

Sogno Milan – Forse un riferimento a ciò che è accaduto con Donnarumma, anche se Gattuso non fa alcun riferimento. Ma la mente corre proprio al no del diciottenne alla proposta di rinnovo rossonera che ha scatenato l'inferno attorno al portiere, con una infinita selva di polemiche da parte dei tifosi. Donnarumma che Gattuso potrebbe ritrovarsi anche in squadra, qualora restasse e il Milan decidesse di ‘retrocederlo' dalla prima squadra. Prima squadra che è il nuovo tormentone di Ringhio: "È normale che un giorno vorrò allenare la squadra per cui ho sempre tifato: ora ho fatto una scelta diversa, di partire dal basso, ma spero che in futuro mi venga data questa possibilità. Il percorso è ancora lungo, ma spero che un giorno riuscirò ad allenare il Milan".

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