Milan, il ritorno di Kakà: studierà da dirigente
In campo si lavora per la prossima delicata sfida interna contro la Roma, nelle stanze dei bottoni invece va in scena il Consiglio d'Amministrazione. C'è fermento in casa Milan con i vertici della società che si sono riuniti per affrontare i temi più caldi del momento. Nel frattempo cresce l'attesa per il ritorno di Kakà, pronto a studiare da dirigente e mettersi a disposizione anche "dietro la scrivania" per il futuro del club del capoluogo lombardo.
Milan, il ritorno di Kakà
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l'arrivo di Kakà a Milano è imminente. Nei prossimi giorni il brasiliano che recentemente ha dato addio al calcio giocato inizierà la sua nuova avventura professionale con il club rossonero. Una figura che conosce benissimo l'ambiente e che dunque potrà tornare molto utile ad un Milan che dopo la rivoluzione societaria dei mesi scorsi ha già riabbracciato gli ex Leonardo e Maldini
Che ruolo avrà Kakà nel nuovo Milan
Il ruolo effettivo di Kakà nel nuovo Milan non è noto. Quello che è certo è che inizialmente dovrà effettuare un percorso d'ambientamento e di formazione, una sorta dunque di stage come anticipato dal responsabile dell'area tecnica Leonardo. Già da tempo l'ex trequartista capace di scrivere pagine sportive memorabili della storia dei rossoneri aveva manifestato la sua volontà di mettersi nuovamente a disposizione anche in un'altra veste della società. Queste le sue parole di poche settimane fa: "Devo studiare, tastare il terreno, ma in futuro vorrei fare qualcosa di più per il Milan".
Il consiglio d'amministrazione del Milan
In attesa di Kakà è andato in scena il Consiglio d'Amministrazione del Milan in cui sono stati trattati i temi legati alla scelta del nuovo amministratore delegato (Gazidis è favorito su Gandini come confermato) e quelli relativi alla situazione del Fair Play Finanziario. A tal proposito intercettato dall'Ansa il presidente del Milan Scaroni ha si è detto fiducioso sul futuro del club: "Il Consiglio d'Amministrazione è andato bene, non ho alcuna preoccupazione dal Milan. Abbiamo parlato della Uefa ma anche di altre cose, altrettanto importanti
