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Milan, il problema non è solo sportivo: crollo del marchio, -30 milioni in 4 anni

La società rossonera è in piena crisi tecnica e finanziaria. Se da un punto di vista calcistico si sta provando a porre rimedio con l’avvento di Pioli, più delicata è la situazione economica. Nelle ultime 4 stagioni il calo è arrivato a 30 milioni di perdita con il crollo degli sponsor. E nel 2020 si chiude l’accordo con Emirates.
A cura di Alessio Pediglieri
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Milan cosa succede? Di tutto, si potrebbe dire perché il club rossonero sta attraversando forse la più grave crisi della sua storia dai tempi della retrocessione in Serie B. Chiaramente non è il caso che qualcuno si debba preoccupare di vedere il Diavolo tornare in serie cadetta, la qualità i giocatori, il tecnico, la società sono da Serie A. Ma ciò che preoccupa è la mancanza di identità persa tra la cessione di Berlusconi a Mister Li, al passaggio al Fondo americano di Elliott. E una serie infinita di avvicendamenti in panchina, con campagne acquisti dispendiose e mai proficue.

Il male rossonero è stato ben interpretato nei giorni scorsi da un ex d.o.c., Demetrio Albertini oggi tra le file federali e storico centrocampista del Milan che vinse tutto in Italia e in Europa: "Ogni estate sembra che si riparta da capo, si è sempre all'inizio di qualcosa". Una radiografia cruda e crudele ma anche perfetta ad indicare come questo Milan sia incapace di ritrovare se stesso dentro e fuori il campo.

Crisi tecnica ed economica

E se da un punto di vista calcistico e tecnico si è già corsi ai ripari con l'esonero quasi immediato di Giampaolo dopo solo 7 giornate per raddrizzare una stagione piegatasi malamente su se stessa, da un punto di vista finanziario la situazione è più che compromessa e si ha l'obbligo di trovare un filo d'Arianna che porti il Diavolo fuori dal dedalo in cui si è infilato oramai da quasi cinque anni,

Un bilancio negativo da approvare

Se si guardano i conti nelle casse del Milan, il bilancio rossonero per l'annata 2018-2019 che sarà approvato a fine mese dall'Assemblea dei soci è in negativo. Ci sarà da approvare un esercizio con perdita che ammonta a 146 milioni di euro dove diventa rilevante il calo di 6 milioni per quanto riguarda i ricavi commerciali cioè le entrate derivanti da sponsor, pubblicità e vendita del merchandising che determinano un calo dell'appeal da parte degli investitori.

30 milioni bruciati in 4 stagioni

Una flessione che dura ormai da anni e che nelle ultime 4 stagioni è arrivata ad ammontare a ben 30 milioni di euro, dovuta anche alla lontananza dalla Champions League che dura ormai da 6 stagioni. All'allontanamento degli sponsor si aggiunge anche la fine della partnership con Adidas che ha portato a 11 milioni annui l'ammontare delle entrate dallo sponsor tecnico. L'ultima esclusione dalle Coppe da parte dell'Uefa è stata la mazzata finale e anche per la prossima stagione si rischia di subire penalità economiche per il mancato fair play.

Il crollo degli sponsor e lo ‘spettro' del 2020

A tutto questo non è da dimenticare anche il problema con gli sponsor. I cali di introiti sono aumentati  ancheper la vendita dei pacchetti pubblicitari a partner commerciali passati da 29 milioni a 12 e considerando che l'accordo con Emirates, attuale main sponsor, scadrà nel 2020 sarà sempre più complicato per il Milan trovare un altro partner che possa dare uguale fiducia economica ad un club in perenne crisi esistenziale.

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