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Milan, il club si stringe attorno alla squadra: niente bastone, solo amore e affetto

Sul sito rossonero è apparso un editoriale che va in controtendenza all’umore e ai pensieri dei propri tifosi: nessun pugno di ferro verso la squadra e l’allenatore, ma solo amore e affetto. Perché – dicono sul sito ufficiale – “C’è il derby, il mondo non è finito. E’ dura ma non impossibile”
A cura di Alessio Pediglieri
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Momento difficilissimo in casa Milan ma non è tempo di arrabbiature, punizioni, o bastone. E' tempo di abbracci, amore e carota. Questo un po' il senso dell'ultimo editoriale, il pensiero che lo stesso club rossonero nella vigilia di Natale ha voluto diffondere presso i propri tifosi inviperiti per i risultati imbarazzanti e avvilenti. Dopo le scoppole di Verona è arrivato puntuale anche il capitombolo interno con l'Atalanta per celebrare l'ottava sconfitta in 18 partite. Un fallimento al quale però il club non vuole sottomettersi e prova a replicare puntando verso il prossimo obiettivo: il derby di Coppa Italia, una partita che dovrà essere quella della rinascita e per la quale la squadra ha bisogno dell'affetto dei suoi fan non delle loro critiche.

Le 5 regole della società

Mentre tutti si lamentano e criticano il Milan, il Milan va oltre. In un editoriale pubblicato alla vigilia di Natale sul sito ufficiale, la società ha analizzato la situazione in 5 punti, cercando di vedere in qualsiasi modo il bicchiere mezzo pieno e lasciando le critiche e la rabbia lontano dalla propria squadra.

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1- LE CONSAPEVOLEZZE DEL MILAN

"Il Club conosce, intuisce e fa sue tutte le amarezze dei tifosi rossoneri. Non a caso non mancano le assunzioni di responsabilità e non a caso si prova a far di tutto, dopo ogni sconfitta, per invertire la rotta. Dopo lo 0-2 con l’Atalanta non ci resta che capire, incassare e abbassare la testa per lavorare pancia a terra"
Il primo punto rossonero è l'autoconsapevolezza che così non può più andare avanti: come ha detto Mirabelli "bisogna capire cosa significhi indossare la maglia rossonera". E non è mai troppo tardi.

2- SONO PUR SEMPRE SCONFITTE

"La battuta d’arresto contro l’Atalanta è stata diversa da quella di Verona ed è sembrata simile a quelle già subite, in altri momenti della stagione, contro Roma e Juventus. Prime occasioni per il Milan e nessun gol, prima occasione per l’avversario e subito gol. Fare il confronto fra sconfitte non è la cosa più bella del mondo, ma è più urgente capire le regole piuttosto che le eccezioni."
Dimenticata Verona, però, il lato positivo, se c'è, è quello che la squadra a San Siro è tornata a costruire, a promuovere una propria idea di gioco, poi vanificata dalla fortuna avversa e da una Atalanta cinica e spietata.

3- L’ASPETTO PSICOLOGICO

"In questa stagione altre squadre hanno avuto problemi. Per non parlare di quelle di primo piano in classifica, stanno lottando e stanno risolvendo anche Fiorentina e Genoa, Sassuolo e Udinese. Addosso al Milan e sul Milan ci sono ben altre componenti mediatiche, di piazza, di opinione pubblica. La squadra è emotivamente fragile per tutto questo, appare debole, con pochissima energia a livello mentale."
Altro punto contro il Milan è l'opinione pubblica che si è concentrata sulle disgrazie rossonere, minando l'autostima di un gruppo che si stava formando e si è frantumata. Se solo si guardasse anche in casa altrui, dicono al Milan, qualcosa di meglio Gattuso e i suoi compagni potrebbero anche riuscire a fare.

4- LE COLPE POSSONO ATTENDERE

"Proprio per questo oggi il sentimento deve essere l’amore per il Milan. Proprio così, il Milan ha bisogno d’amore. Avere ragione? Andare a caccia delle colpe? Come già toccato con mano proprio in questa stagione, non serve e non migliora le cose. È molto più importante, utile e produttivo dare forza a questa squadra. Bastone o elettrochoc possono poco su una squadra impaurita. Sostegno, amore e pazienza possono invece molto di più."
Ed è qui il giro di Volta del club che si stringe attorno ai propri giocatori: porgendo loro la carota non il bastone visto che con le cattive non sembra si riesca ad ottenere nulla. Il ritiro forzato, ad esempio, è stato un bel buco nell'acqua.

5- C’È IL DERBY

"A volte una partita può essere di per sé una notizia. Il mondo non è finito, c’è ancora un altro giorno. Un’altra notte. È dura, ma non impossibile. Una grande partita e una foto in spogliatoio tutti insieme dopo la partita: ci manca tutto questo e lo vogliamo con tutte le nostre forze."
E quindi, tutti concentrati a battere l'Inter che si presenta come il perfetto agnello sacrificale per l'iniziazione ad un nuovo anno, di certo migliore. Come nelle migliori tradizioni, quando tutto è perduto, vincere il match cittadino è l'unica cosa che conta. E se così non fosse, però, allora bisognerà cercare altri cinque punti per tenersi aggrappati alla realtà attuale.

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