Milan, il buon primo tempo contro la Fiorentina salva Inzaghi

Nessuna novità perché già si era capito sin da prima dell'inizio della sfida al Franchi per il monday night della 27 giornata di campionato: Filippo Inzaghi resta sulla panchina del Milan malgrado non abbia superato a pieni voti il test viola da cui è uscito con l'ennesima sconfitta stagionale. Adriano Galliani e Silvio Berlusconi gli avevano già confermato la fiducia fino a fine anno più che per una scelta ponderata ad un progetto a lungo termine, per una reale mancanza di valide alternative a questo punto della stagione, oramai totalmente compromessa. Dopo Firenze, dal quartier generale rossonero non c'è stato alcun commento sul risultato ma si è provato a guardare il bicchiere mezzo pieno, concentrandosi su un primo tempo in cui i rossoneri hanno fatto anche vedere qualcosa di buono al di là del semplice vantaggio.
Proprio i primi 45 minuti hanno dunque "salvato" il soldato Pippo che può continuare a lavorare in preparazione dell prossima partita, a San Siro, contro il Cagliari di Zeman. Di certo, a giugno e a palla ferma l'ex punta di Milan e Juve non sarà riconfermato, unico punto fisso di una decisione che però prenderà corpo solo in primavera quando si proverà ad individuare l'alternativa tecnica in panchina. Adesso, l'unico modo per evitare ulteriori scossoni, è creare meno onde possibili, lasciando la zattera milanista navigare a vista nella speranza di qualche approdo qua e là più sicuro. Come l'utilizzo costante di Mattia Destro, l'ex Roma giungo a gennaio per provare a curare le ferite del Diavolo e sul quale costruire qualcosa di buono a lungo termine. L'attaccante anche ieri è tornato al gol (il secondo in rossonero) confermando il bisogno di avere un uomo d'area senza continuare ad insistere su un modulo con trequartisti incapaci di fare la differenza. E' proprio Destro una delle note più positive, perché la rete del vantaggio rossonero, pur casuale, è figlia di un'azione insistita e della voglia di provarci. Insomma, uno spirito giusto che ha messo alle corde la Fiorentina dei rincalzi.
Altra nota positiva, nei primi 45 minuti, cui si aggrappa la dirigenza per far digerire il boccone amaro ai propri tifosi, è stata la spinta proprio dei tre trequartisti Honda-Bonaventura-Menez che hanno spesso in difficoltà la difesa viola, tanto che nel dopo partita Filippo Inzaghi ha dichiarato giustamente che si poteva andare all'intervallo anche sul 2 o 3 a zero senza aver rubato nulla. Purtroppo il raddoppio non è arrivato e il calo psicofisico nella ripresa è stato determinante. Ma nel primo tempo ci sono state anche altre note positive: Paletta ha retto la difesa con una buona prestazione e Abate ha confermato di essere un rientro importante. A centrocampo, bene anche Van Ginkel che ha fatto registrare la miglior prestazione in rossonero.