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Milan, Ibrahimovic e la rissa con Onyewu: “Iniziò a piangere e pregare”

Oltre lo scudetto e le reti, di Zlatan Ibrahimovic si ricordano anche altri episodi come quell’incontro ravvicinato con l’allora compagno di squadra Onyewu. Lo svedese racconta nel suo libro di quella scazzottata e ha affermato: “Onyewu ha iniziato a pregare Dio con le lacrime agli occhi facendosi il segno della croce. Sono diventato ancora più furioso, sembrava una provocazione”.
A cura di Vito Lamorte
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Dopo il nome di Lucas Paquetá, che dovrebbe arrivare a Milano a gennaio, si è tornati a parlare di un futuro al Milan per Zlatan Ibrahimovic: i rumors degli ultimi giorni ipotizzano il grande ritorno dello svedese, protagonista con il club meneghino tra il 2010 e il 2012 con 56 goal in 85 partite dando una grande mano a vivere l'ultimo scudetto del Milan. Ibracadabra non ha mai nascosto il suo legame con il club e lo stesso Leonardo non ha negato l'interesse: "Ci abbiamo fatto un pensiero, è un trascinatore anche a 37 anni. Ad oggi il mercato è chiuso, dobbiamo fare le cose con calma senza dimenticare i paletti del Fair Play finanziario".

Oltre alle tante giocate bellissime del centravanti svedese i più attenti ricorderanno un altro episodio che coinvolse Ibra nel 2010 in occasione di un allenamento, ovvero la rissa con il gigantesco Oguchialu Chijioke Goma Lambu Onyewu. Dell’episodio ha parlato lo stesso Ibrahimovic nel suo libro ("Io, Ibra").

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Lo statunitense non si faceva intimidire come altri rispose e in una particolare situazione dagli scontri verbali si passò alle botte: Ibrahimovic provò due volte a colpire il difensore e lo statunitense lo colpì con la spalla ma la situazione immediatamente degenerò tra colpi proibiti (un calcio ruppe una costola allo svedese). L'ex bomber del Milan non si fermò e continuò la scazzottata che richiese l’intervento di tutta la squadra per dividerli.

Allegri dovette interrompere l’allenamento ma Ibra nel libro raccontò ciò successe dopo: "La cosa più strana è successa dopo. Onyewu ha iniziato a pregare Dio con le lacrime agli occhi facendosi il segno della croce. Sono diventato ancora più furioso, sembrava una provocazione". Max Allegri avrebbe provato a calmare Ibra ma l'intervento è stato vano: "Non è servito a niente, l'ho semplicemente tolto di mezzo e sono corso di nuovo verso Oguchi. Mi hanno fermato i compagni di squadra, credo sia stata una buona cosa".

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