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Milan, i tifosi della Curva Sud contro la società: “Non vogliamo più essere presi in giro”

Dopo l’esonero di Marco Giampaolo e il conseguente accordo con Stefano Pioli, la Curva Sud ha pubblicato un comunicato in cui ha attaccato la società del Milan: “Uno spettacolo indegno Giampaolo gettato alle ortiche, Pioli è l’ennesimo cambio di rotta. I tifosi rossoneri sono stufi di essere presi in giro, non meritiamo e non accetteremo mai più questo spettacolo indegno'”.
A cura di Alessio Morra
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La breve era di Marco Giampaolo è già finita. Da mercoledì Stefano Pioli sarà l'allenatore del Milan. L'ex tecnico della Fiorentina firmerà un contratto biennale. La scelta di Boban e Maldini è stata sorprendente e non è piaciuta alla tifoseria. La Curva Sud del Milan ha pubblicato un durissimo comunicato contro la società, e non è stato risparmiato nemmeno l'ex tecnico:

Tempo scaduto, dimostrare! Il popolo milanista è esausto delle continue figuracce di questa società. Ogni volta che pensiamo di aver toccato il fondo, la situazione precipita ulteriormente. Abbiamo appoggiato il nuovo progetto di una squadra fatta di giovani, accettando a malincuore il fatto di non poter vedere arrivare top-player, almeno per il momento. Abbiamo assistito sgomenti alla fallimentare gestione di Giampaolo, scelta fortemente voluta dalla dirigenza attuale e gettata alle ortiche, dopo neanche tre mesi di lavoro (giustamente). Abbiamo visto un mercato estivo caratterizzato dai tanti obiettivi sfumati, rimpiazzati all'ultimo da altri giocatori mai menzionati prima per il progetto del nuovo Milan.

Dopo l'addio di Allegri il Milan ha avuto in panchina Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi, Montella, Gattuso e Giampaolo. Adesso toccherà a Stefano Pioli, che sarà l'ottavo allenatore in cinque anni e mezzo. I tifosi della ‘Sud', il cuore pulsante della San Siro rossonera, se la prendono con la società che ha cambiato rotta ancora una volta e che ha mancato di rispetto a Giampaolo, liquidato solo dopo che il Milan ha trovato l'accordo con Pioli:

Oggi, dopo tutto questo, ci troviamo di fronte ad un cambio di rotta, l'ennesimo di questi ultimi anni. Non vogliamo esprimerci dal punto di vista tecnico sulla scelta del nuovo allenatore, a quello penserà come sempre il rettangolo di gioco. La cosa che ci lascia sconcertati è che la società, che aveva scelto un altro tecnico per la nostra panchina, senza peraltro comunicare tempestivamente l'esonero al vecchio allenatore, ha ripiegato su un altro nome, mettendo in risalto nuovamente tutta la sua debolezza e non riuscendo neanche questa volta, ad ottenere ciò che realmente voleva. Dimostrare, significa fare vedere di essere all'altezza deIla storia del nostro Milan, in campo, in panchina, ma prima ancora negli uffici di via Aldo Rossi, perché è proprio dalle scelte dei vertici che dipendono poi i risultati di un'azienda, è proprio dalla sede che si costruisce una società sana e forte.

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