Milan, i meno utilizzati sono i più pagati

Tempi duri in casa Milan: la società rossonera dovrà risolvere nei prossimi mesi non pochi problemi legati ad un monte stipendi ancora molto alto e che, curiosamente, è dovuto alla presenza di calciatori che hanno un elevato ingaggio ma che giocano davvero poco. Chi per cause di forza maggiore (Riccardo Montolivo, infortunato da cinque mesi e mezzo), e chi per scelta tecnica. Inevitabile, dunque, che la società rossonera dovrà pensare ad un ridimensionamento di alcuni elementi, oppure la cessione. Altrimenti, competere contro squadre (italiane ed europee) che hanno possibilità di investare qualcosa, in un mercato già comunque congelato a causa di una crisi quasi globale, diventa un compito arduo.
Il caso più emblematico è quello di Philippe Mexès: il francese percepisce quattro milioni di euro l'anno, ma di fatto è considerato ai margini delle rosa, avendo collezionato una presenza in tutto. Quasi allo stesso livello, seppur arrivato da poco, è Fernando Torres: lo spagnolo guadagna quanto Mexes, e come lui è arrivato a costo zero, anche se almeno ha dispuato nove gare e segnato una rete. Giampaolo Pazzini e Michael Essien costano al Milan circa 2,5 milioni a testa: ed entrambi hanno collezionato in tutto cinque gettoni di presenza, senza reti. Complessivamente, i cinque giocatori "pesano" sul monte stipendi la bellezza di 16,5 milioni di euro circa. Ed il calcolo da fare diventa estremamente semplice: su undici partite disputate dal Milan, anziché avvicinarsi all'en-plein di quota cinquantacinque, i cinque calciatori restano fermi a venti presenze, meno della metà. Un nodo da risolvere al più presto in casa Milan, per tornare a far quadrare i conti.