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Milan, Gianluca Zambrotta: “Ibra voleva picchiare Allegri” (intervista video)

L’ex difensore rossonero, in occasione della presentazione del suo libro, ha svelato alcuni retroscena e parlato del futuro del Milan e della sua esperienza da allenatore del Chiasso.
A cura di Alberto Pucci
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Festeggiata la salvezza del "suo" Chiasso, Gianluca Zambrotta può ora dedicarsi alla sua nuova "creatura": l'autobiografia, appena pubblicata da Kowalski Editore, dal titolo "Vita da terzino". Nelle 188 pagine del libro, impreziosito dalla prefazione di Marcello Lippi, l'ex difensore di Juventus, Milan e Barcellona racconta la sua carriera e i momenti più importanti (su tutti la conquista del Mondiale in Germania) con aneddoti e curiosità divertenti sugli ex compagni di squadra e sugli allenatori che lo hanno aiutato a diventare uno dei più grandi terzini italiani. Ai nostri microfoni, poco prima della presentazione milanese del suo libro, Zambrotta ha parlato della sua storia, riavvolgendo il nastro fino ai tempi del Como: "Ogni squadra mi ha dato qualcosa di diverso – spiega ai microfoni di Fanpage – Sono cresciuto con il Como, con il Bari ho fatto il mio esordio in Serie A, mentre con la Juventus sono diventato qualcuno. Al Barça sono, invece, maturato come uomo e al Milan ho concluso una carriera bellissima. Infine c’è anche il Chiasso che mi ha dato l’opportunità di diventare allenatore".

Capitolo azzurro – Nel libro, ovviamente, c'è molto tricolore: quello degli scudetti conquistati ma anche, e soprattutto, quello della maglia della Nazionale italiana. La storia di Zambrotta parte proprio da quell'incredibile cavalcata in Germania e dalla conquista della Coppa del Mondo, con la squadra allora allenata da Marcello Lippi: "Quello che posso fare adesso è solo un grosso in bocca al lupo ai ragazzi e al ct Prandelli. Non sarà facile, ma l’Italia ha le qualità per arrivare fra le prime otto. Chi possono essere i miei eredi? Abate e De Sciglio sono giocatori promettenti che hanno tanta voglia e mi auguro che possano vincere un trofeo importante con la Nazionale come ho fatto io“.

Il rapporto con Allegri – Durante la presentazione del libro, Zambrotta ha anche svelato alcuni retroscena legati al rapporto con il tecnico Massimiliano Allegri, nel suo periodo milanista: "Ebbi qualche problema con lui durante il secondo anno, quando abbiamo perso lo Scudetto per una gestione sbagliata dello spogliatoio – ha spiegato l'ex rossonero – Devi avere tutti i giocatori che remano nella tua parte per vincere, Allegri invece in una gara decisiva disse chiaramente che se avesse avuto solo 14 calciatori sarebbe stato lo stesso. Allora mi sono guardato in faccia con Ibra per dire: ma questo che sta dicendo? E' stato in quella occasione che abbiamo perso lo Scudetto". Aneddoti particolarmente significativi, come quello legato allo scontro tra lo svedese e l'ex tecnico del Milan: "Dopo aver perso 3-0, con l'Arsenal, Allegri ci fece comunque i complimenti, non è stata una grande mossa. Ibra si arrabbiò e quasi vennero alle mani nello spogliatoio".

 

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