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Milan-Genoa a porte chiuse, Romagnoli: “Sentiremo la mancanza dei tifosi, non sarà facile”

Alessio Romagnoli, capitano del Milan, ha parlato ai microfoni di Milan Tv della partita di domenica contro il Genoa che si giocherà a porte chiuse per l’emergenza Coronavirus: “Giocare una partita a porte chiuse a San Siro non è facile. Sarà la mia prima volta, non mi era mai capitato in carriera”.
A cura di Vito Lamorte
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Sono giorni molto particolari per l'Italia e per lo sport. Le misure prese per l'emergenza Coronavirus in merito agli eventi che si terranno il prossimo weekend hanno portato alla chiusura degli impianti ai tifosi per sei gare del prossimo turno di Serie A. Tra queste sfide, oltre all'attesissima Juventus-Inter, ci sarà anche il lunch match di domenica tra Milan e Genoa. Proprio di questo situazione ha parlato il capitano dei rossoneri, Alessio Romagnoli, che a Milan TV ha parlato della partita di domenica contro il club ligure e dell'assenza dei tifosi sugli spalti di San Siro:

Sarà una partita inedita per noi, sarà molto strano. Siamo abituati ogni domenica ad avere un pubblico molto caloroso e li ringraziamo per questo, sicuramente si farà sentire la loro mancanza. Sarà un motivo in più per fare una grande partita e per cercare di portare a casa i  tre punti. Giocare una partita a porte chiuse a San Siro non è facile. Sarà la mia prima volta, non mi era mai capitato in carriera. Dobbiamo essere bravi ad essere concentrati a dare tutto quello che abbiamo, e se non basta anche di più, per portare a casa la partita. Uno deve solamente concentrarsi su ciò che deve fare in campo.

Romagnoli: Coronavirus? Possiamo solo seguire le istruzioni che ci danno gli organi competenti

Il difensore romano ha parlato dell'emergenza Coronavirus che ha colpito il nostro paese e ha voluto dedicare un pensiero a quanti stanno lavorando per provare a debellare questo virus:

È una situazione un po' critica, voglio ringraziare a nome di tutta la squadra tutte le persone che stanno curando le persone affette da questo virus. Quello che noi possiamo fare è seguire le istruzioni che ci danno gli organi competenti. L'Italia è un Paese forte, è sempre stato così e sempre lo sarà. La salute è la base di tutto per ogni persona, non solo per noi calciatori. La speranza è che giorno dopo giorno possa diminuire e che si possa giocare già dalla prossima partita con tutti i tifosi a fianco a noi.

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