Milan, Gattuso non si dà pace per il ko di Verona: “Che figura di m….a”

La sconfitta di Verona brucia ancora, soprattutto sulla pelle di Gennaro Gattuso: ex guerriero del centrocampo del Diavolo, chiamato alla guida di una squadra che di combattenti ne ha davvero pochi. Per uno come lui, pronto ad entrare in campo anche a 40 anni ed in giacca e cravatta, perdere così fa male. Molto male. Tradito dai suoi "pretoriani" e per nulla deciso a far la stessa fine delle bandiere già bruciate dalla panchina (Seedorf, Brocchi ed Inzaghi), Gattuso ha la faccia imbufalita di tutti i tifosi rossoneri.
Al di là della presunta indiscrezione di un suo clamoroso addio, smentito dalla stessa società milanese, il pomeriggio del "Bentegodi" ha infatti messo di cattivo umore e fatto sprofondare nella desolazione anche un osso duro come "Ringhio". Secondo quanto riportato dalla "Gazzetta dello Sport", in occasione del summit a "Casa Milan", Gattuso avrebbe vuotato il sacco sulla scrivania di Fassone e Mirabelli lamentandosi per la "figura di m…." rimediata contro un avversario decisamente alla portata anche di questo Milan.

Gattuso e le chiavi di Milanello
Festeggiare il Natale, alzare i calici, spacchettare i regali e baciarsi sotto il vischio, non erano proprio l'ideale per la frastornata squadra del tecnico calabrese. Il ritiro deciso con la società non è punitivo. O meglio: non lo è in apparenza, perché da oggi in poi Rino non farà più sconti. Lo ha promesso a sé stesso ed è pronto a farlo anche al settore più caldo di San Siro: la curva Sud che, contro l'Atalanta, potrebbe contestare violentemente Bonucci e compagni.
La squadra è dunque destinata a rimanere chiusa a chiave a Milanello almeno fino alla partita con gli ex Petagna e Cristante: giocatori che con la loro grinta, avrebbero certo fatto comodo al povero Diavolo di quest'ultimo periodo. Se anche con la Dea non si vedranno miglioramenti, Gattuso getterà via la chiave del cancello di Milanello e terrà tutti dentro anche per il derby di Coppa Italia e per l'ultima dell'anno con la Fiorentina. Altro che festeggiare il Natale.