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Milan, Gattuso non ci sta: “Siamo ancora vivi. Non penso a me ma solo al club”

La concentrazione totale del tecnico milanista è rivolta alla partita infrasettimanale contro l’Udinese in casa, che arriva dopo due sconfitte consecutive: “Il resto non conta nulla, in primo piano c’è sempre e solamente il club. Potrei cambiare anche modulo. Lite con Leonardo? Se ci fosse stata l’avreste saputo”
A cura di Alessio Pediglieri
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Due sconfitte consecutive e la Champions di nuovo a rischio. Il Milan deve rimboccarsi le maniche e trovare il ringhio vincente che l'aveva fatto risalire fino al terzo posto, in faccia all'Inter. Poi, il derby e la Sampdoria hanno ridimensionato l'autostima e le convinzioni. Adesso ci sarà l'Udinese, a San Siro, la partita giusta per ricaricare subito l'ambizione con un bel successo in vista della sfida alla Juventus del prossimo weekend.

Potremo fare qualcosa di diverso. Abbiamo il dovere di fare meglio:  devo far sì che tutta la squadra sia più propositiva per il bene dei singoli e della squadra

La voglia di riscatto di Gattuso

Rino Gattuso è pronto a cambiare tutto in questo Milan pur di tornare alla vittoria. Se Piatek ha ultimamente le polveri bagnate e Paquetà è stanco, c'è da rivedere l'assetto e le scelte da fare. Martedì sera potrebbe cambiare i protagonisti, con Cutrone dal primo minuto magari per non far correre come un matto il polacco e avvicinandogli il brasiliano sulla trequarti.

Non siamo morti e non sono preoccupato. La squadra è viva e ce la sta mettendo tutta, questo mi fa ben sperare. Sul mio conto non penso nulla, si può parlare di tutti i singoli ma sopra tutti c'è il club. Non penso al mio ego, so cosa sto dando e cosa ricevo.

Tra gossip e realtà: liti e futuro

Scelte che dovranno essere calibrate all'ultimo, al di là delle voci e degli spifferi che escono da Casa Milan, come quello della presunta lite tra Gattuso e Leonardo sulla gestione di Paquetà, che metterebbe un punto interrogativo sul futuro di ‘Ringhio' in panchina. Un ‘problema' che lo stesso Gattuso non si pone, pensando alla partita e ai 90 minuti contro l'Udinese, fondamentali per scrollarsi di dosso antiche paure.

Il rispetto e l'unione che c'è tra noi tre nessuno può metterla in dubbio. Io so cosa ci diciamo, il mio problema è solo il ritorno in Champions dopo tanti anni. Se davvero c'era qualcosa che non andava nel rapporto tra me e Leonardo, visti i nostri caratteri, si sarebbe saputo.

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