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Milan, Gattuso: “Il terzo posto? Vietato esaltarsi, mancano ancora 12 finali”

Al termine della partita vinta con sofferenza contro il Sassuolo, il tecnico rossonero ha subito gettato acqua sul fuoco dell’entusiasmo: “Non voglio che nessuno si esalti, né giocatori né tifosi. Dopo le partite con Empoli, Lazio e Sassuolo mi tengo solo i risultati, perché dobbiamo fare meglio a livello tecnico”.
A cura di Alberto Pucci
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Non è stato un Milan bello, ma contro il Sassuolo serviva soltanto vincere per scavalcare l'Inter al terzo posto in classifica. Reduce dalla brutta prestazione con la Lazio in Coppa Italia, la squadra di Rino Gattuso ha sofferto anche con la formazione di De Zerbi ma è riuscita comunque a portare a casa tre punti preziosi: "Dopo le partite con Empoli, Lazio e Sassuolo mi tengo solo i risultati, perché dobbiamo fare meglio a livello tecnico – ha spiegato il tecnico rossonero a Sky – Stiamo facendo bene la fase difensiva, ma ci manca qualità. Possiamo e dobbiamo fare meglio quando abbiamo la palla".

Una difesa di ferro

"Non voglio sentir parlare di stanchezza, voglio capire il perché non riusciamo ad essere brillanti – ha aggiunto Gattuso – Abbiamo fatto fatica contro un avversario organizzato. Il terzo posto? Ora bisogna essere bravi, non stiamo attraversando un momento positivo. Dobbiamo giocare ancora dodici finali di campionato, non voglio che nessuno si esalti, né giocatori né tifosi. E' giusto esaltarsi ma quello che stiamo facendo non basta, bisogna fare di più. La fase difensiva? Sono bravi ragazzi, tutti i giocatori si riescono a mettere a disposizione. In questo momento il merito è di tutti, degli attaccanti esterni, dei centrocampisti, dei difensori".

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La stanchezza rossonera

Archiviata la partita contro il Sassuolo, il Diavolo ora avrà una settimana di tempo per preparare la trasferta di Verona: match che precederà di qualche giorno il derby con l'Inter. Nelle prossime ore Romagnoli e compagni dovranno però ricaricare le batterie in vista della gara con il Chievo: "Chi ha giocato a calcio lo sa bene, ci sono giocatori che stanno giocando 10/11 partite di fila, non dev'essere un alibi ma ci sta che qualcuno faccia qualche partita al di sotto delle sue possibilità. In fase di possesso stiamo facendo un po' di confusione. Profilo Instagram in caso di conquista della Champions League? Non ci penso proprio. Già mi insultano così. Bisogna essere capaci di usare la tecnologia. Per me nel telefono c'è solo il verde per chiamare e il rosso per chiudere".

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