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Milan, Gattuso: “Con la Juve si può vincere. Leonardo? Nessun problema tra me e lui”

Il tecnico rossonero crede che il Milan possa battere la Juventus. Serve un’impresa titanica ma per Gattuso questa sfida giunge al momento giusto. Kessié e Romagnoli hanno recuperato, ma non ci saranno Paquetà e Donnarumma. Soprattutto Gattuso ha ribadito che non c’è alcun tipo di problema tra lui e Leonardo: “Con Leo non c’è proprio nulla: a livello professionale sto benissimo, ora ho un solo problema, ovvero quello di tornare a vincere”.
A cura di Alessio Morra
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Gennaro Gattuso con il piglio che aveva da calciatore, e cioè battagliero all'ennesima potenza, si è presentato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Milan. Vuole vincere allo Stadium, cosa che non accade a nessuno, in campionato, da quasi un anno. Ci crede il tecnico rossonero che vuole vincere proprio per scacciare via i problemi giunti dopo il derby. Il campo è sempre la prima cosa, ma il 41enne tecnico ci tiene a ribadire che non c'è alcun tipo di problema tra lui e Leonardo:

Dopo il derby stiamo facendo fatica e non riusciamo a vincere, dobbiamo capire il perché. Sento tante chiacchiere, sento parlare di Leonardo e Maldini, ma non c’è assolutamente nulla: qui dobbiamo pensare a portare la squadra in Champions. Con Leonardo non c’è proprio nulla: a livello professionale sto benissimo, ora ho un solo problema, ovvero quello di tornare a vincere. Abbiamo l’obiettivo di portare la squadra in Champions e ad altissimi livelli, il resto sono chiacchiere da bar. La partita con la Juventus arriva a pennello, domani dobbiamo fare una grande prestazione: questa gara ci può dare qualcosa di più. Penso che posso provare cose che ci diano garanzie, si tocca con mano che c’è nervosismo: la squadra è nervosa e si irrita facilmente. Si va alla ricerca di tutto questo, serve una prestazione che ci porti alla vittoria: ottenuta quella, possiamo ripartire. La Juve insegna questo, dopo l’Atletico la davano per morta, e invece.

Juve-Milan è una sfida spartiacque per i rossoneri. La Juventus è fortissima, ma l'impresa si può fare. I tre punti darebbero l'inerzia giusta in chiave Champions al Milan. Ma anche parlando dei bianconeri ha ribadito che la formazione la fa da solo, nessuno gli ha mai imposto una scelta.

Si può vincere domani, che sia un’impresa o no. Ho sentito dire che Leonardo mi ha impedito di giocare in un certo modo. Sono tutte scelte mie quelle di formazione, la mattina dico a Leo e a Paolo chi gioca: ci serve tutto domani, tatticamente e non. Juve con la testa alla Champions? No, ed è la loro forza. La Juve è impressionante da questo punto di vista, ha giocatori che indossano quella maglia da anni e sono il loro punto di forza.

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Chi gioca in Juve-Milan

Donnarumma verrà sostituito da Reina, Paquetà rischia di aver finito il campionato, hanno recuperato Kessié e Romagnoli. A centrocampo potrebbe avere un'altra chance Biglia, anche se Gattuso potrebbe decidere di arretrare Calhanoglu e schierare in avanti uno tra Cutrone e Castillejo: “Kessie si è allenato, Romagnoli ha avuto febbre ma si è allenato con il gruppo, Conti sarà con noi settimana prossima, così come Donnarumma. Per Paquetá è un po’ più lunga”.

Gattuso e il futuro al Milan

Non si sente in discussione il tecnico 41enne che però non pensa al futuro. Gattuso dice che sarà al Milan anche in futuro, ma in questo momento il suo contratto e la sua posizione non gli interessano. L'obiettivo è fare punti allo Stadium con la Juve:

Futuro? Ho due anni di contratto ancora. Il mio futuro è testa a quello che dobbiamo fare oggi. L'altro giorno non sono stato bravo a tenermi quella risposta, è venuto un polverone. Il mio futuro è qui, per raggiungere gli obiettivi di questa società.

Gattuso sulle parole di Bonucci a Kean

Si schiera dalla parte di Bonucci e Allegri, che hanno detto però due cose diverse, Gattuso che suggerisce a Moise Kean di volare basso. In questo momento il ragazzo deve stare molto tranquillo. E le parole di Bonucci vanno viste in quella ottica:

Allegri? A Perugia Max è stato il mio capitano, già da giocatore si faceva voler bene. È un uomo molto positivo, non si piange mai addosso: è l’opposto di come vivo io questo lavoro, qualcosa mi è rimasto. Non l’ho mai visto arrabbiato. Kean? Deve volare basso, sono d’accordo con Allegri: è un grande talento e ha bisogno di tranquillità. Le parole di Bonucci? Non ha massacrato il ragazzo, chi è più grande di te vuole darti un consiglio, voleva far stare più tranquillo Kean.

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