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Milan, futuro incerto: 3° anno fuori dall’Europa e bilancio in rosso

Crisi profonda in casa rossonera e a pagare potrebbe essere ancora il tecnico. “Brocchi? Non so se resta”, ha detto Berlusconi. Intanto crescono i debiti e gli sponsor si allontanano. Lontano dalle Coppe il futuro del Milan è un rebus.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La sconfitta contro nella Juventus nella finale di Coppa Italia ha reso ancora più drammatica la situazione del Milan. La squadra rossonera sembra entrata in un vortice senza fine: per il terzo anno consecutivo, il Diavolo non parteciperà alle coppe europee. Un record negativo per l'era Berlusconi, iniziata negli Anni Ottanta e che ha portato i rossoneri più e più volte il club sul tetto d'Italia (8 Scudetti, 1 coppa Italia, 6 Supercoppe), d'Europa (5 Champions League, 5 Supercoppe europee) e del Mondo (3 Mondiali per Club).

Ad aggravare la situazione è però il dissesto finanziario dei rossoneri: la mancata partecipazione alle coppe vuol dire addio ad almeno altri trenta milioni di euro (quelli che sarebbero entrati con l'accesso all'Europa League), un deficit di altri sessanta milioni da aggiungere al bilancio 2016 ed un bilancio del 2017 che si preannuncia disastroso, dovendo rinunciare ancora agli introiti che arrivano dalle competizioni continentali. A questo, si aggiunge una posizione nel Ranking Uefa che, quando il Milan tornerà in Europa, potrebbe danneggiare ulteriormente il Diavolo nei sorteggi. Un circolo vizioso: debiti e pessimi risultati sportivi allontanano anche potenziali investitori e sponsor.

Dal punto di vista tecnico, a rischiare è anche, e soprattutto, Brocchi: dopo gli esoneri di Allegri, Seedorf, Inzaghi e Mihajlovic, potrebbe saltare anche lui. Che le colpe non siano tutte sue è indubbio, così come per i tecnici precedenti. Ma la situazione è ormai ingarbugliata a tal punto che solo una tabula rasa potrebbe salvarla. "Non so se resta", ha detto Berlusconi.

Una rosa da ‘zeru tituli'. Potrebbe arrivare Giampaolo, ma il vero problema resta una rosa limitata: nella finale tra Juventus e Milan, quasi tutti i calciatori bianconeri avevano vinto almeno un trofeo, nelle fila rossonere in tredici hanno uno zero alla voce palmares. Mancano i campioni, ed i pochi in rosa non riescono a fare la differenza. Insomma, la situazione è difficile: ed il Diavolo stavolta, oltre alle pentole, dovrà trovare il modo di fare anche i coperchi.

 
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