Milan, finalmente Suso: lo spagnolo incanta in amichevole con una doppietta

L'ultima amichevole che il Diavolo aveva affrontato, era stata quella contro il Real Madrid campione d'Europa: novanta minuti, con vittoria, giocati alla grande dal Milan di Inzaghi. A distanza di mesi, i rossoneri sono tornati in campo sfruttando la sosta del campionato per mantenere fede ad un impegno preso con la Reggiana nell'estate del 2012: quando Hachim Mastour lasciò Reggio per trasferirsi a Milano. Senza il giovane attaccante, fermo per infortunio, a fare il fenomeno ci ha pensato Suso. Sceso in campo dall'inizio, l'ex giocatore del Liverpool ha subito preso in mano la squadra trascinandola con grandi giocate e segnando dopo 4 minuti il gol del vantaggio con una conclusione di sinistro sul primo palo della porta avversaria. Una rete che ha galvanizzato il classe '93, capace di raddoppiare sul finale di primo tempo dopo un dribbling in area di rigore e un tiro mancino finito sotto l'incrocio dei pali. Una prestazione da incorniciare quella del talento spagnolo che, fino ad ora, era sceso in campo con il Milan solo 15 minuti, in Coppa Italia, contro la Lazio.

Certezza Menez e le opzioni di Pippo – A completare la bella serata rossonera, ci ha poi pensato Jeremy Menez. Il francese, sempre più indispensabile per questa squadra, è entrato appena dopo l'intervallo siglando l'ultimo gol a 12 minuti dalla fine del match. I tifosi milanisti presenti sugli spalti, hanno così potuto applaudire Suso, Menez ma anche i giovani schierati in campo: da Di Molfetta a Felicioli: quest'ultimo bravo a dialogare con l'ex giocatore del Paris Saint-Germain. In vista della temibile trasferta di Palermo, Filippo Inzaghi può sorridere dopo la serata di Suso. Complice la flessione di Keisuke Honda, il talento spagnolo potrebbe anche trovare un posto dietro le punte Menez e Destro nella sfida del "Barbera". L'alternativa sarebbe quella di schierarlo sulla mediana, insieme al ritrovato van Ginkel, lasciando il ruolo di trequartista al giapponese o schierando Cerci come terzo attaccante. Dubbi che Inzaghi si porterà dietro fino alla vigilia della sfida contro Iachini: prima partita di una lunga serie di finali, tutte da vincere, per cercare una difficile qualificazione europea.