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Milan, Fassone: “A Verona un’umiliazione che non deve più accadere”

L’ad rossonero spiega le ragioni del ritiro (“questo gruppo ha bisogno di capire il valore di essere Milan”) e sul piano bocciato dalla Uefa annuncia: “Avremo sanzioni per aver sforato il Fair Play Finanziario nelle ultime tre stagioni in cui noi non c’eravamo”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Quanto accaduto a Verona è stato umiliante, non deve più accadere". Le parole dell'ad milanista, Fassone, determinano la dimensione della figuraccia che club e squadra hanno incassato al Bentegodi. Sconfitta e prestazione sono un cazzotto nello stomaco, nessuno avrebbe mai immaginato che a questo punto della stagione la situazione potesse essere così critica. Nemmeno l'esonero di Montella è servito a dare la necessaria sterzata: in 2 partite con altrettante neo-promosse Gattuso ha raccolto 1 punto (il pari beffa di Benevento). "E' un Milan nuovo, in costruzione, forse l'euforia estiva ci ha portato in una dimensione che non era la nostra e il ritiro è appropriato". Come tornare coi piedi per terra scaraventati dall'alto. Che botta… e quanto fa male.

Tutti a Milanello per fare quadrato. Come si esce da questa situazione? Con la forza del gruppo e di intenti comuni perché sarà pur vero che dalla zona Champions ci sono ben 14 punti ma nemmeno è immaginabile che una squadra costruita spendendo 200 milioni di euro alzi bandiera bianca così in fretta. E non è questo quel che il Milan vuole, può, accetta. Di qui la decisione di mettere da parte ogni festeggiamento e restare concentrati sulle cose da fare.

Abbiamo pensato di stare tutti insieme in vista della partita di sabato che – ha raccontato l'ad nel corso della presentazione di un libro del giornalista Carlo Pellegatti – assume un rilievo speciale, per parlarci e scoprire cosa non va, per risolvere i problemi, perché questo gruppo ha bisogno di questo, capire il valore di essere Milan e che cosa può rappresentare una sconfitta come quella di domenica.

Il no della Uefa al voluntary agreement. Poi, Fassone torna a parlare della situazione finanziaria del Milan e in particolare della decisione da parte della Uefa di bocciare il piano di rientro economico presentato dalla società per effetto del voluntary agreement. A quel progetto la Commissione federale ha detto no, infliggendo un duro colpo all'immagine della società.

La decisione della Uefa è politica, è convinta che la strada delle sanzioni sia la migliore – ha aggiunto Fassone -. Avremo sanzioni per aver sforato il Fair Play Finanziario nelle ultime tre stagioni in cui noi non c’eravamo. Yonghong Li? È riservato, ho chiesto un incontro per spiegare che in Italia siamo abituati a sentire e vedere fisicamente il presidente.

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