Milan, estate piena d’impegni: tournée in Cina prima dell’esordio in Europa League
Il Milan dopo tre anni tornerà a giocare le coppe europee. Montella con un turno d’anticipo ha conquistato il sesto posto e si è qualificato per il preliminare di Europa League. La qualificazione tanto attesa è stata celebrata con tutti gli onori dal club, che fa festa sia per il prestigio delle coppe europee sia per gli importanti introiti prodotti dalle coppe. Mentre Fassone e Mirabelli stanno pensando alla squadra della prossima stagione, si programma anche tecnicamente la prossima estate. Perché i preliminari si giocano a fine luglio e tutto è stato stravolto.
Montella darà un mese di stop ai suoi giocatori, quanto meno a quelli che nel mese di giugno non saranno impegnati con le rispettive nazionali. Perché già il 3 o il 4 luglio il Milan andrà in ritiro. Si parte presto perché la gara d’andata del terzo turno preliminare si giocherà il 27 luglio (il ritorno il 3 agosto). I rossoneri inizieranno il ritiro a Milanello poi voleranno in Cina e disputeranno parte della tournée già prevista. Il 18 luglio Donnarumma e compagni scenderanno in campo a Guangzhou contro il Borussia Dortmund, mentre quattro giorni dopo a Shenzhen ci sarà la sfida con il Bayern Monaco di Ancelotti. L’amichevole con l’Inter invece, inizialmente programmata per il 24 luglio a Nanchino, è stata cancellata.
Il 14 luglio il Milan conoscerà il proprio avversario. Quasi impossibile capire chi potrà sfidare il club italiano con più coppe europee vinte. Di sicuro Montella sa che eviterà squadre importanti come il Lione, il Marsiglia di Rudi Garcia, lo Zenit San Pietroburgo e l’Hertha Berlino. A livello di nome e blasone l’avversario peggiore sarebbero i Rangers di Glasgow, che dopo essere falliti nel 2012 tornano pure loro nelle coppe. Se il Milan passerà il terzo turno preliminare giocherà un altro playoff il 17 e il 24 agosto, quello decisivo con ai nastri di partenza anche le 15 squadre eliminate dal terzo turno preliminare di Champions. Montella, che il calcio lo conosce bene, sa che i playoff non sono semplici da superare: negli ultimi otto anni le italiane in cinque occasioni hanno raggiunto il tabellone principale.
