Milan, esonerato Filippo Inzaghi: ufficiale
E' arrivato il comunicato ufficiale del Milan in cui si conferma la conclusione del rapporto di lavoro tra il club rossonero e il tecnico che lascerà le redini del comando della prima squadra a Sinisa Mihajlovic. Il testo della notizia, nella nota apparsa sul sito del Milan e diffusa via web sui social network ufficiali: "L'AC Milan comunica di avere esonerato l'allenatore della prima squadra, Filippo Inzaghi, che ringrazia per l'opera svolta". Nei giorni scorsi si era cercato un accordo per evitare proprio l'esonero ma la società e Superpippo non hanno trovato l'intesa finale e si è dovuti arrivare alla rescissione unilaterale dell'accordo preso ad inizio di stagione.
L'ormai ex tecnico del Milan dal canto suo ha voluto salutare e ringraziare tutto l'ambiente e i tifosi con un lungo messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook: "Termina così un'esperienza indimenticabile, che mi ha arricchito sia da un punto di vista professionale che personale. Ringrazio la Società A.C. Milan per avermi concesso questa grande opportunità, ho dato il massimo, insieme a tutto il mio staff, lavorando ogni giorno con voglia, passione e dedizione estrema, ma purtroppo non è bastato e le cose non sono andate come tutti noi speravamo, io in primis. Rimane l'amarezza e la delusione di non aver avuto l'opportunità di continuare, dopo un anno di esperienza sarei stato ancora più carico e consapevole…ma questo è il calcio. Un abbraccio e un in bocca al lupo di cuore a tutti i giocatori che mi hanno seguito in questi mesi, nonostante le difficoltà hanno sempre dimostrato professionalità e rispetto. Ringrazio anche tutti i tifosi rossoneri che, fino all'ultimo momento, pur soffrendo, mi sono stati vicini. Un pensiero particolare per i ragazzi della Curva Sud…grazie per il vostro commovente comunicato. Il Milan sarà sempre nel mio cuore…tiferò ed urlerò per lui…sempre e comunque. Vi abbraccio e a presto".
Il futuro di Inzaghi era già segnato da tempo, la stagione negativa è costata cara all'ex attaccante, che ha così lasciato una panchina fin troppo pesante per lui in questo momento. Ma si sono fatti tutti i tentativi per chiudere senza strappi: le opzioni erano esonero (da evitarsi) o rescissione consensuale del contratto. Un nodo che si si è sciolto oggi con la prima ipotesi che sottintende una presa di posizione da parte di entrambi le parti nel non aver accettato eventuali compromessi. Intanto il Milan ha pensato già al futuro con Mihajlovic, dopo aver tentato l'assalto al suggestivo ritorno di Carlo Ancelotti, visto che il nuovo allenatore ufficiale per i prossimi due anni è l'ex Sampdoria.
E proprio le mosse repentine di assoldare un sostituto in tutta fretta, mentre ufficialmente Inzaghi era ancora l'allenatore della prima squadra, deve aver fatto ricredere l'ex bomber, sulla sua scelta di fare un passo indietro e liberare la società dal suo ruolo oramai non più gradito soprattutto alla presidenza. Al momento non ci sono commenti né da parte del Milan né da parte del tecn ico che aveva già avuto delle offerte interessanti come quella presentata dal presidente del Catania, Pulvirenti. Una piazza, quella etnea, dagli illustri precedenti dove si sono formati tra gli altri anche lo stesso Mihajlovic, Zenga (oggi alla Sampdoria) e Diego Simeone prima che il Cholo prendesse la via di Madrid diventando uno dei più forti allenatori del momento.