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Milan, ecco i 5 gruppi della cordata di Lee

Secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua, sono 5 le società che compongono la cordata rappresentata da Richard Lee: Wahaha, Wanda Group, Huawei, Alibaba e una società thailandese.
A cura di Alessio Morra
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Da settimane si parla di una possibile cessione del Milan. Da tempo si sa che sono due le cordate interessate al club di Silvio Berlusconi, che fa gola a un gruppo di thailandesi guidati da Bee Taechauol e che interessa tantissimo a un nutrito gruppo di cinesi rappresentati da Richard Lee, un uomo d’affari di Hong Kong. Oggi l’agenzia di stampa cinese Xinhua, ha reso noti i nomi delle società che compongono la cordata di Lee. Quattro di queste società sono cinesi e sono: la Wahaha di Mr. Zong, il Wanda Group di Jianlin, i giganti delle telecomunicazioni Huawei, sponsor di diverse squadre europee, e Alibaba di Jack Ma, una società che opera nell’e-commerce. Il gruppo sarebbe completato da un’altra società thailandese.

A proposito della cessione del Milan alla cordata di Mister Lee ha parlato Fu Yixiang, vice-presidente della Camera di commercio italo-cinese, secondo cui nessuna delle singole società interessate sarebbe in grado di pagare un miliardo di euro per acquistare il Milan, ma unite possono permettersi l’acquisto del club: “Un consorzio formato da diverse grandi aziende pagherà la metà del miliardo di euro richiesto, mentre l’altra metà sarà raccolta tramite crowdfunding, con una quota che dovrebbe costare intorno ai 10.000 yuan (circa 1500 euro)”. Fu Yixiang all’agenzia cinese Xinhua ha anche detto che non ci sono dubbi sulla volontà di Berlusconi di cedere il club, ma il momento della cessione non è stato ancora deciso: “Berlusconi vuole vendere il Milan, non è un segreto. La questione è che non vi è consenso nella sua famiglia su quando venderlo: alcuni, infatti, lo vogliono cedere il più presto possibile, sostenendo che si tratta di un onere finanziario, mentre gli altri preferiscono tenerlo fino alla costruzione del nuovo stadio in modo che possano richiedere un prezzo più alto.”

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