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Milan, ecco Honda: “So che è un club speciale, darò il massimo” (video/foto)

E’ il primo giapponese in rossonero e promette di riportare il club alo scudetto. In attesa di vederlo in campo, il suo arrivo è già un successo assoluto di marketing per la società.
A cura di Alessio Pediglieri
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milan Keisuke Honda

Adriano Galliani ha potuto finalmente presentare il suo ultimo ‘pallino' di mercato, il giapponese Keisuke Honda (che lo stesso tiene a precisare leggasi "Keskè Ondà" ) trequartista del Sol levante inseguito da oltre un anno e approdato in rossonero tra mille vicissitudini. Un arrivo importantissimo per Massimiliano Allegri e il Milan che acquista un calciatore dalle indubbie qualità e dalle prospettive interessantissime. Ma anche un ‘colpo' che rilancia il marchio rossonero nel mondo, soprattutto sul mercato asiatico dove Honda è una vera e propria star, un "Beckham del Giappone" amato dai fans e corteggiato dagli sponsor. Ma lui non si scompone e in conferenza si concentra unicamente sull'aspetto sportivo: "volevo il Milan da quando avevo 12 anni, so che è un club speciale. E che se non gioco bene i tifosi mi faranno la pelle".

Affare economico – Il Milan ha fatto le cose in grande per presentare il nuovo numero 10 alla stampa: filmati, colonne sonore, una brossure patinata con il profilo stilizzato del giocatore all'interno del numero ‘zero'  rosso fuoco che ricorda la bandiera giapponese e che va a definire il "dieci" che Honda indosserà sulla maglia. Se ci fosse uno scudetto del marketing, la società rossonera lo avrebbe vinto a mani basse perchè l'approdo del giapponesino è un affare economico evidente in attesa di trasformarsi anche in una vittoria tecnica in campo.  "In un mese nel nostro sito e-commerce abbiamo venduto ciò che avevamo venduto in un anno di tempo" gongola Ariano Galliani nel dopo conferenza: "L'abbiamo preso per motivi tecnici ma è impressionante vedere l'interesse in Giappone per il giocatore. C'erano oltre 80 giornalisti provenienti dall'Asia e una copertura televisiva in diretta mai vista prima".

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Predestinato rossonero – Il Milan nel destino, il rossonero come colore predestinato dalla sua parabola fortemente in ascesa: "Perché proprio il Milan? Volevo diventare campione con il Milan. Già a 12 anni sognavo a occhi aperti di giocare in serie A e di vestire la maglia numero 10 con i colori rossoneri. So perfettamente di essere oggi in un club speciale. Capisco che i tifosi si aspettano molto da me e so che se non riuscirò ad esprimermi al meglio . So che dovrà segnare molti gol e tanti assist. Farò del mio meglio. Farò qualcosa di speciale per i miei compagni. Ho bisogno di giocare e di vincere. Posso giocare in diverse posizioni; mi piace soprattutto dietro le punte, da trequartista".

Spirito Samurai – Honda sa perfettamente di essere un concentrato di marketing e pubblicità ma sa anche di essere un professionista serio e scrupoloso che deve ancora imparare e crescere per diventare migliore: "Sono ovviamente felice di giocare con numero uno come Kakà e Balotelli: voglio imparare molto da loro. Vorrei vincere lo scudetto, magari l'anno prossimo. Mi comporto come un calciatore professionista si deve comportare. Io sono così: mi piace la moda, la buona tavola ma nulla di più.  Adesso devo dimostrare quello che sono sul campo: noi giapponesi siamo determinati, seguiamo una rigorosa disciplina. Penso di avere queste caratteristiche e dimostrare che questo sarà lo spirito che mi accompagnerà sul campo".

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