Milan e il portafortuna Donnarumma: con lui in campo mai una sconfitta
Tre vittorie e un pareggio. Questo è il tabellino delle ultime quattro partite di campionato del Milan di Mihajlovic ma anche di ‘Gigio' Donnarumma, il 16enne portiere scelto dal tecnico serbo per difendere i pali della porta rossonera da 4 turni a questa parte. E' lui l'emblema del Milan che non perde, anche grazie alle parate dell'ex titolare degli Allievi oramai fisso in prima squadra, decisivo soprattutto nello 0-0 di San Siro contro l'Atalanta.
Contro gli orobici Donnarumma ha salvato il Milan dalla capitolazione in almeno tre occasioni, tutte nella ripresa quando il forcing degli uomini di Edi Reja è salito con il calare della lucidità dei rossoneri. Prima su Cigarini, poi su Moralez, infine su Grassi: Donnarumma si è mostrato per l'ennesima volta determinante nel difendere la porta milanista confermando le ottime impressioni di questi ultimi mesi e dando garanzie chiare ad una difesa che a volte si è fatta troppo facilmente fatta prendere in contropiede. Ma non è una novità, soprattutto per Mihajlovic che su di lui ha puntato subito forte.
Solo nel ‘Berlusconi' il Milan ha dovuto chinare il capo al 90′ con Donnarumma in campo. Ma alò di là di un torneo prestigioso ma non ‘ufficiale', è in campionato che il giovane talento milanista ha dato il proprio contributo permettendo al Milan di risalire la classifica ottenendo 10 punti negli ultimi quattro incontri. Senza mai rimanere con le mani in mano. Il 25 ottobre è arrivata la vittoria interna contro il Sassuolo per 2-1, tre giorni dopo, il 28, per 1-0 contro il Chievo, quindi l'acuto esterno a Roma contro la Lazio per 1-3. Infine, lo 0-0 con l'Atalanta che, forse, è stata la migliore prestazione di Donnarumma fino ad oggi.
Un piccolo-grande portafortuna perché se oggi il Milan può festeggiare un punto contro i nerazzurri, smuovendo ulteriormente la classifica lo deve soprattutto a lui. Che ha subito solamente due gol in 4 gare. E il destino vuole che a superarlo in entrambe le occasioni siano stati altri due giovanissimi talenti in erba. Contro il Sassuolo, Berardi, classe '94, e a Roma con la Lazio, Kishna, classe '95, in due poco più di 40 anni. In tre nemmeno 60. Quando l'età è davvero un numero scritto sui documenti, mentre in campo conta solamente la classe.
