Milan: dopo Di Francesco e Sabatini, Berlusconi pensa anche a Totti

Sarà un Milan diverso quello che affronterà la stagione 2016/2017. Almeno questa è l'intenzione della società di via Aldo Rossi: decisa a ripartire da un nuovo progetto tecnico (con Di Francesco?), con qualche new entry in società (Sabatini?) e con l'arrivo di nuovi campioni che potrebbero alzare il livello tecnico della formazione milanista. Con il possibile rientro in Europa, seppur dalla porta di servizio, il club rossonero è così intenzionato a far innamorare di nuovo lo stanco (e deluso) pubblico rossonero. Galliani sa bene che il mercato sarà fondamentale. Per tornare a vedere un San Siro di nuovo pieno di gente, molto dipenderà dalla prossima campagna acquisti e dai giocatori che vestiranno il rossonero nel prossimo campionato. Tra i tanti nomi accostati al diavolo nelle ultime ore, è rimbalzato da Roma anche quello di Francesco Totti, che a Trigoria sta vivendo una situazione da separato in casa.
Di Francesco e Sabatini, le chiavi per arrivare al "Pupone"
"Le bandiere non si vendono e non si comprano", disse soltanto qualche mese fa Silvio Berlusconi durante un'intervista televisiva. Per Totti, però, qualcosa potrebbe muoversi e uno strappo alla regola potrebbe anche essere fatto. Il caso Nesta, infatti, insegna. Il laziale fu messo sul mercato dal club biancoceleste, dando quindi via libera al Milan per l'acquisto. Se è vero (come è vero) che la Roma vuol separarsi da Totti (in caso di decisione del giocatore di continuare a giocare), Berlusconi potrebbe sentirsi libero di entrare nella Capitale e portar via il tesoro più prezioso della tifoseria romanista. Il probabile arrivo di Eusebio Di Francesco, inoltre, sarebbe una garanzia per il "Pupone" che ritroverebbe un suo ex compagno di squadra ed un suo grande estimatore. A facilitare l'eventuale arrivo del capitano giallorosso a Milanello, potrebbe essere anche Walter Sabatini: anch'esso, nelle ultime ore, accostato al club milanese. I due, nonostante tutto, hanno un buon rapporto e le parole di un dirigente esperto come l'attuale ds della Roma potrebbero avere il loro peso.