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Milan, Donnarumma dà l’ufficialità di mercato: “Prendo casa a Milano”

Il portiere mette fine alle voci sul futuro nell’intervista a GQ e rivela un aneddoto: “Mio zio Enrico mi portò al Club Napoli quando avevo 4 anni, ho iniziato così. Poi lui se n’è andato troppo presto e ad accompagnarmi fu mia madre. Quando lei non c’era piangevo”
A cura di Maurizio De Santis
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A dare l'ufficialità della permanenza al Milan è lo stesso Donnarumma. In un'intervista a GQ il portiere rompe gli indugi e svela di voler prendere casa nel Centro di Milano. Un appartamento abbastanza grande "dove ci sia spazio per tutti i miei cari", racconta ‘Gigio' a Paolo Condò che sgombra il campo dal chiacchiericcio di mercato e rilancia: "Mi sento pronto". Niente Real Madrid, niente Napoli o Manchester City. Nessuna possibilità che si allontani dai rossoneri che lo accolsero quand'era ancora il ragazzino di Castellammare di Stabia giunto dal Club Napoli. Suo Zio Enrico che lo prese per mano e lo condusse al campetto fu una sorta di messaggero del fato: nessuno avrebbe mai pensato che dinanzi al giovanotto potessero spalancarsi – e in tempi così brevi – le porte del grande calcio.

Avevo appena quattro anni quando mi ci portò. Purtroppo mio zio se n'è andato troppo presto e allora fu mia madre ad accompagnarmi. All'inizio non volevo che se ne andasse altrimenti piangevo.

Finito il tempo dell'incertezza e del (presunto) tira e molla sul contratto. La firma in calce al rinnovo del contratto è solo una formalità, la campagna acquisti della dirigenza (l'ultimo colpo, André Silva, è l'ennesima dimostrazione della volontà di tornare al top) ha dissolto ogni dubbio, ove mai ce ne fossero stati.

Sono sereno, perché tutte le parti di questa trattativa conoscono la mia volontà. E soprattutto sono molto legato al Milan – ha aggiunto -. Con Mino ed Enzo Raiola, che fu il primo a notarmi, e con la mia famiglia formiamo una squadra.

Erede di Buffon in Nazionale, per un po' è stato accostato anche alla maglia della Juventus così da raccogliere il testimone del numero uno bianconero. Quelle strade, però, non si sono mai incrociate per fortuna del Milan.

Buffon è un mito, una persona che riesce a farsi voler bene da tutti – ha concluso Donnarumma -. Scherza, tiene su l'ambiente, a me ha dato un sacco di consigli. Quando ci alleniamo insieme cerco di rubargli i segreti del mestiere, perché tecnicamente è fantastico.

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