Berlusconi conferma Mihajlovic: “Vedrete un Milan molto diverso”
I danni del ciclone napoletano sono ancora evidenti a Casa Milan. Le quattro sberle che hanno affondato il povero Diavolo, sono state oggetto di discussioni e riflessioni nel quartier generale rossonero e tra i tanti tifosi milanisti. Il silenzio di molti esponenti del club, dopo la sconfitta, hanno fatto traballare la panchina di Sinisa Mihajlovic: tra i colpevoli (anche se in parte minore) del tracollo milanista dopo sole sette giornate di campionato. Oltre al tecnico serbo, tutti gli sguardi si sono posati sul presidente Berlusconi che, il giorno dopo la gara di San Siro, ha chiamato Mihajlovic per ribadirgli la sua fiducia. Sarà una fiducia a tempo? Solo le prossime partite ce lo diranno, quelle partite in cui potremmo vedere scendere in campo un Milan molto diverso.
Durante un comizio di Forza Italia infatti, il presidentissimo rossonero si è detto sicuro del prossimo cambio di marcia della sua squadra: "Vedrete che ci sarà un cambiamento immediato dalla prossima partita con il Milan che tornerà ad essere padrone del campo e del gioco". Fiducia massima dunque da parte del patron non sono nei confronti del mister ma anche dell'Amministratore delegato, oggetto di una battuta per spegnere le polemiche: "Sono venuti da me a cena Galliani e Mihajlovic. Avrei potuto anche avvelenarli…".
Tutto sembra rientrato dunque dopo che l'ad Galliani ha avuto nei giorni scoris una lunga chiacchierata col tecnico (una mezz'ora) alla ripresa degli allenamenti. Chi gli sta vicino, intanto, giura sulla sua arrabbiatura (eufemismo) per l'esito del match contro il Napoli: "Ero a cena da lui ed era furente – ha dichiarato a Radio Due il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini – È rimasto, però, in silenzio perché con le mazzate che abbiamo preso non c'era da imprecare, anzi c'era da deprimersi. Mandar via Mihajlovic? Assolutamente no, a me il tecnico piace. E' Galliani, invece, che non ne azzecca più una".
Multa a Honda? – Bordate per tutti, quindi. Per il tecnico, per i giocatori e anche (e soprattutto) per Adriano Galliani, tirato in ballo anche da Keisuke Honda in una dura intervista rilasciata a colleghi giapponesi: "Per far ripartire questo club, bisogna investire tanto denaro come fanno al Psg o al City – ha spiegato il nipponico – Se non si fa così, allora occorre riesaminare la struttura della società. Dirigenza, allenatore e tifosi devono rendersi conto della situazione. I problemi del Milan sono chiari e sempre gli stessi. Se non impariamo nulla da questa sconfitta, vuole dire che siamo molto lontani dalla ricostruzione del club. Le mie panchine? Chiedetelo all'allenatore, io non ho capito perché sto fuori". Dichiarazione che è detonata a Milanello con la forza di un carico dinamitardo. Parole che hanno stupito negativamente la società di via Aldo Rossi.