Milan, ci siamo: settimana prossima ufficializzato il passaggio dell’80% a Robin Li
Il Milan parla cinese. Oramai manca solamente l'ufficialità e l'affare si concluderà con il saluto di Silvio Berlusconi, convalescente dopo l'operazione al cuore e l'entrata in gioco dei muovi magnati asiatici che preleveranno la maggioranza rossonera e proveranno al rilancio economico sportivo. I segnali c'erano da giorni, da un mercato che ha iniziato a girare con l'arrivo di Lapadula alla voce di Montella per il dopo Brocchi. Tutti elementi condivisi con gli investitori provenienti dalla Cina che avrebbero nel frattempo smussato gli ultimi angoli della trattativa che verrà ratificata nella prima settimana di luglio. L'ultimo vertice è andato a buon fine e sembra che oramai si è d'accordo su ogni punto del passaggio societario.
750 milioni subito – Anche se non ha rilasciato dichiarazioni e non è facilmente raggiungibile, il presidente Silvio Berlusconi avrebbe ceduto il passo sul Milan passando la mano alla cordata cinese, guidata da Robin Li, il miliardario numero uno del motore di ricerca Baidu. I nuovi proprietari acquistano subito l'80 per cento del Milan, con una valutazione del Milan attorno ai 750 milioni (compresi 240 milioni di debiti). Per i primi tre anni Berlusconi rimarrà presidente, poi i cinesi avranno la possibilità di rilevare anche il restante 20 per cento e diventarne proprietari unici.
Acquisti e nuovo tecnico – Dopo aver acquistato Lapadula per l'attacco e aver chiuso l'accordo con Montella, i nuovi proprietari si sono ammorbiditi nel vedere cambiare qualcosa in positivo. Brocchi non piaceva come profilo e sono stati accontentati. Bisognava rinfrescare il reparto offensivo ed è arrivato il capocannoniere della Serie B conteso da mezza serie A. Tutti aspetti che portano a Oriente. Nel frattempo, gli ultimi particolari della cessione sono stati messi a punto nelle ultime settimane. Berlusconi, oltre alla possibilità di rimanere alla presidenza anche per i prossimi tre anni, aveva chiesto garanzie sugli investimento necessari per riportare il Milan tra le prime squadre d'Europa:, e pian piano qualcosa si è mosso.
Rilancio societario – La speranza di Berlusconi è quella di rivedere un Milan vincente sul campo, anche con esborsi economici importanti e per questo, prima del suo ‘sì' avrebbe optato per un acquisto da parte dei cinesi non del 70 ma dell'80% immediato. Per poi rilanciare la società e chiedere per il restante 20% un ulteriore rialzo e una nuova entrata di liquidità.