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Milan, Fassone: “Senza Champions, un top player verrà ceduto”

Fassone professa cauto ottimismo per il progetto di Li: “Solo perché non abbiamo i risultati sportivi che ci appoggiano significa che tutto sia fallimentare” Ma poi ammette: “Serve la Champions, altrimenti nel prossimo mercato ci saranno cessioni importanti”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Milan è tornato alla vittoria, una ventata d'entusiasmo che mancava da tempo e un po' di ossigeno tra una critica e l'altra. Ancora tanto lavoro da fare ma Gennaro Gattuso ha portato in porto la sfida interna contro il Bologna e può permettersi di guardare al futuro a breve termine con maggiore serenità. Intanto, continuano i guai finanziari del club che in mano a Yonghong Li non appare saldo sulle proprie gambe. Soprattutto dopo il no dell'Uefa a dare al Milan il beneficio del dubbio sul piano economico, intervenendo con il pungo duro sul voluntary agreement. Intanto, Fassone prova a delineare le varie strategie professando calma e pragmatismo dirigenziale.

Senza Champion, strategie riviste

Di certo, le ‘cose pratiche' alle quali Fassone in questi giorni deve rivolgersi sono anche molto delicate e rischiano di delineare scenari differenti da quelli di giugno. Quando il Milan, a ridosso di una campagna da oltre 200 milioni, sognava la Champions League, come approdo minimo per rilanciare il proprio progetto. Oggi, i rossoneri si ritrovano in settima posizione, a distanza siderale dai primi 4 posti e con un cambio in panchina. L'obiettivo Champions risulta una chimera: "Senza Champions costretti a rivedere i nostri piani perché se il Milan, nei prossimi anni, non dovesse avere i ricavi auspicati, che comprendono quelli della Champions, e ci fossero maggiori perdite, dovremo rivedere le strategie di mercato".

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Non basta l'Europa League

Non basterebbe nemmeno riapprodare in Europa League per Fassone perché verrebbero meno delle entrate previste e contabilizzate per rientrare dagli investimenti fatti. O Champions o nulla, insomma: "La qualificazione all'Europa League rispetto alla Champions comporta un abbassamento del fatturato di una trentina di milioni e a quel punto o compri un giocatore in meno o vendi un giocatore in più"

Fiducia in un progetto a lungo termine

Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, rassicura i tifosi rossoneri sulla stabilita' del club, confidando in un progetto a lungo termine di Yonghong Li che oggi appare con i piedi d'argilla ma che, assicura l'ad rossonero, è costruito per durare nel tempo: "La società ha un debito basso che possiamo restituire a ottobre dell'anno prossimo e una volta restituito quel debito, lo scenario sarà piu' roseo. Per quello che vedo io il progetto di Yonghong Li è lungo nel tempo, non credo abbia alcuna intenzione di cedere la società. Non vedo nebbie o nuvole particolari sul futuro"

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