Milan: Bonucci decisivo contro il Crotone, a ‘San Siro’ brilla anche Calhanoglu
Cominciare l’anno nuovo con il piede giusto e raccogliere quanto di buono fatto contro la Fiorentina nell’ultimo turno del 2017. E’ stato questo l’obiettivo del Milan fin dall’inizio nella gara giocata a ‘San Siro’ contro il Crotone. Il match fra i rossoneri e i calabresi di Zenga è terminato con il punteggio di 1-0 in favore dei rossoneri grazie al gol di Bonucci. Gattuso ha lanciato fin dal primo minuto Cutrone nonostante Kalinic avesse pienamente recuperato dalla botta alla caviglia subita nel derby di Coppa Italia contro l’Inter. Per il resto tutto confermato nel 4-3-3 di partenza dei rossoneri con l’unica novità che troviamo proprio nel tridente d’attacco con il ritorno in campo dall’inizio del turco Calhanoglu.
Per il Crotone, Trotta dal primo minuto. Pezzo pregiato del mercato estivo, per l’ex Bayer Leverkusen è stata una partita a dir poco positivo. Nella prima gara del girone di ritorno, per il Milan da sottolineare però l’ottima prova di Calabria, autore di una partita a dir poco strepitosa, ma anche quella di Suso. Note dolenti nel freddo pomeriggio milanese, la partita giocata dall’attacco del Crotone, con Budimir assolutamente uno dei peggiori in campo. E allora andiamo a vedere nel dettaglio i top e i flop di questo Milan-Crotone, evidenziando anche 5 aspetti fondamentali che l’hanno caratterizzata.
Cutrone dall’inizio boccia un Kalinic comunque recuperato
Gattuso non ha mai smesso di insistere su Kalinic dal primo minuto dall’inizio della sua avventura al Milan come tecnico della prima squadra. Il croato, nonostante i fischi di ‘San Siro’ e le buone prove offerte soprattutto da Cutrone quando veniva chiamato in causa, è rimasto sempre in campo venendo preferito spesso sia al talento italiano che ad Andrè Silva.
L’esclusione dal primo minuto contro il Crotone, figlia, probabilmente, di quella contusione presa nel derby di Coppa Italia contro l’Inter da parte dell’ex Fiorentina, è stata l’occasione per Gattuso di cogliere al volo questa opportunità, senza caricarsi troppo di responsabilità, escludendo Kalinic dall’11 iniziale preferendo proprio il ‘bomber di scorta’. Per tutti, questo, è stato, non solo un chiaro segnale di fiducia dello stesso ‘Ringhio’ nei confronti di Cutrone, ma anche una piena consapevolezza del momento negativo del croato a cui forse, la panchina, sarebbe stata giusta già qualche partita fa.
Milan: per il 2018 una nuova identità
L’aspetto curioso, se vogliamo, emerso dal match contro il Crotone, è stata questa sorta di volontà da parte di Gattuso, di voler cominciare questo 2018 con un Milan tutto nuovo, mostrando la sua mano dopo l’addio di Montella. E allora l’impiego di Cutrone dal primo minuto, quello di Calhanoglu con Suso nel tridente, sono un segnale importante in questo senso. Ma non solo. Al centro del campo dopo ben 10 partite di campionato, è ritornato in campo dal primo minuto anche Lucas Biglia.
L’argentino mancava dall’inizio in Serie A dallo scorso 22 ottobre, quasi 3 mesi di assenza, dalla gara giocata contro il Genoa terminata con il punteggio di 0-0. L’ennesima volontà di ‘Ringhio’ di dare grande importanza, con il nuovo anno, agli acquisti importanti fatti in estate dalla società che in questo momento ha visto questi calciatori, più Andrè Silva, impiegati pochissimo, soprattutto in campionato.
La posizione di Calhangolu
A sorpresa quindi, Gattuso ha schierato Calhangolu dal primo minuto. Un calciatore che ha avuto diversi problemi da quando è arrivato al Milan, soprattutto per quanto riguarda la posizione. Trequartista naturale, sia Montella prima, che Gattuso adesso, hanno sempre avuto difficoltà a posizionarlo in un ruolo in cui potesse esprimere al meglio la propria tecnica e le proprie capacità.
Non proprio un attaccante quindi, ma nel tridente messo in campo da Gattuso, ha giocato quasi da regista avanzato, arretrando spesso, prendendo palla e come capitato in più di un’occasione, lanciando palloni pericolosi verso Suso o Cutrone. Che Gattuso abbia trovato la chiave giusta per il turco è ancora da vedere, ma sicuramente l’ex Leverkusen, contro il Crotone, è risultato essere uno dei migliori in campo fra le fila dei rossoneri.
Il Crotone di contropiede
Zenga ha avuto le idee abbastanza chiare fin dall’inizio: giocare corti e stretti e limitare quanto più possibile gli affondi di Suso e le giocate di Calhanoglu. Il nuovo tecnico del Crotone ha impostato così il match giocato contro il Milan, con una squadra ben messa in campo e che ha cercato di mettere in difficoltà i rossoneri soprattutto lungo l’out sinistro con Martella sempre pronto a dialogare con Stoian per andare al cross in modo pericoloso.
Ma per il resto, la partita degli ‘squali’ è stata piuttosto monotona con la volontà di rendersi pericolosi più che altro in fase di contropiede. Nonostante tutto, il Crotone visto a ‘San Siro’, è sembrato comunque sicuro dei propri mezzi e pronto per affrontare nuovamente (il miracolo dello scorso anno ancora ce lo ricordiamo) un grande girone di ritorno.
La svolta della gara
L’ultimo gol in campionato era datato 23 aprile 2017, ovviamente con la maglia della Juventus. La svolta della gara contro il Crotone e che ha portato al gol il Milan, è arrivata per merito della rete di Leonardo Bonucci. Per il numero #19 del Milan è il primo gol in assoluto con la maglia dei rossoneri. L’ennesimo segnale forse proprio di questo 2018 all’insegna della novità per Gattuso.
L’errore nella gara di Firenze, il difficile ambientamento con i rossoneri soprattutto in un gruppo tutto nuovo, hanno fatto piovere, dallo scorso luglio, tantissime critiche nei confronti dell’ormai capitano rossonero che con questo gol si è finalmente ripreso la scena a ‘San Siro’, quello che si aspettava arrivasse fin dall’inizio. Ma meglio tardi che mai. Forse oltre a Calhanoglu, Gattuso sarà l’artefice anche dell’ennesima rinascita di Bonucci dopo quella vissuta 6 anni con la Juventus.
I migliori in campo a ‘San Siro’
Calhanoglu è il ‘nuovo’ acquisto?
Il 2018 ha sicuramente regalato a Gattuso un calciatore che probabilmente sarebbe servito anche al Milan di Montella. L’intuizione di ‘Ringhio’ di affidare nei piedi di Calhanoglu un ruolo in cui potesse esprimere al meglio le proprie capacità, partendo da terzo d’attacco nel 4-3-3, ma trasformandosi in realtà in una sorta di regista aggiunto per dare la possibilità a Suso e Cutrone di andare in gol lanciandosi negli spazi, è stata a dir poco intuitiva.
Il turco ha giocato una partita ad altissimi livelli, spesso, anche individualmente, ha provato a mettere in difficoltà i calabresi anche nell’uno contro uno, mostrando una buona condizione e una velocità di giocata che davvero si aspettavano tutti i tifosi milanisti al suo arrivo dal Bayer Leverkusen. Per il Milan un vero e proprio nuovo acquisto per l’inizio di questo girone di ritorno.
Il solito Suso spettacolo
La continuità di prestazioni da parte di Suso in queste ultime giornate sta mettendo in luce, se ancora ce ne fosse bisogno, le capacità di un calciatore capace di far convergere sempre il gioco nella zona da lui occupata, accendendo il gioco dei rossoneri.
Contro il Crotone, lo spagnolo, è stato infatti protagonista dell’ennesima gara giocata sempre con grande concentrazione, attento e pronto a puntare i difensori di Zenga provando a calibrare al meglio, sul secondo palo, cross e tiri pericolosi a giro con il suo sinistro magico. L’occasione più ghiotta? Quella avuta sul finale della prima frazione, quando solo a causa di un prodigioso intervento di Cordaz non è riuscito a realizzare un gol che sarebbe stato a dir poco fantastico.
Bonucci è tornato, ma che partita Calabria!
Determinante per regalare questi primi 3 punti del 2018 per il Milan. Assolutamente concentrato per tutto l’arco della partita e finalmente sicuro di sé in fase di chiusura e di impostazione. Leonardo Bonucci ha finalmente cominciato a fare la voce grossa in questo Milan giocando una partita davvero perfetta. Il gol, il suo primo realizzato con la maglia del Milan, è stata la ciliegina sulla torta di una prestazione molto importante dal punto di vista della fiducia.
Ma oltre all’ex juventino, in difesa da sottolineare anche la prova di Davide Calabria che è stato forse uno dei migliori in campo insieme a Calhanoglu. Bravo soprattutto in fase di spinta e accompagnamento, il terzino destro del Milan è sembrato sempre attento e concentrato per tutti i 90’ e, a differenza di Rodriguez sull’out sinistro, è stato importante soprattutto in fase di cross. Una bella sorpresa per Gattuso.
I flop di Milan-Crotone
Rohden non brilla
Lo svedese non brilla nel pomeriggio di ‘San Siro’. La partita di Rohden, centrocampista del Crotone, ha fatto fatica a tenere al meglio il ritmo di gioco imposto dai rossoneri alla gara in quella zona del campo. Zenga gli affidato un ruolo fondamentale nei 3 di centrocampo con importanti compiti anche di inserimento. Ma in una gara in cui era opportuno non subire, piuttosto che offendere, lo svedese è sembrato un po’ in difficoltà, spesso anche in ritardo negli interventi che.
Spesso in affanno anche in fase di copertura per dare una mano al pacchetto difensivo. Da rivedere, ma sicuramente la sua non è sicuramente una bocciatura. Stesso discorso di Rodhen, vale anche per Mandragora e Barberis, messi in difficoltà dal ritmo dei rossoneri.
Budimir e Trotta mai visti
Solitamente l’abbiamo visto sacrificarsi spesso per la squadra e poi rendersi pericoloso in fase offensiva andando anche in gol in qualche occasione. Ma Marcello Trotta, nella gara contro il Milan, sembrava davvero un pesce fuor d’acqua. L’attaccante ex Avellino infatti, non è stato mai protagonista del gioco della squadra ospite. Zenga gli aveva anche affidato compiti importanti in fase difensiva che però non è riuscito a rispettare.
Sua l’unica palla gol del secondo tempo da parte del Crotone, sparata debolmente su Donnarumma che è riuscito a sventare un buon affondo dei calabresi. Assolutamente da dimenticare invece la partita di Budimir, praticamente mai visto e mai pericoloso in campo contro i rossoneri.
Che uscita di Cordaz
Parata fantastica nel finale della prima frazione su Suso smanacciando sulla traversa un pericoloso sinistro a giro da parte dello spagnolo. Sempre sicuro di sé, Cordaz però è stato responsabile del gol decisivo subito dal Crotone e realizzato da Bonucci. L’estremo difensore della squadra di Zenga e capitano della stessa compagine calabrese, ha infatti sbagliato completamente l’uscita su un calcio d’angolo battuto alla sua destra.
Il pallone finisce fra le sue mani e, nel tentativo di scaraventare la sfera lontano, l’ha invece buttata sul corpo di Bonucci che ha così realizzato il suo primo gol in maglia rossonera. Assolutamente determinante ai fini del risultato il suo errore.