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Le lacrime di Bonucci per Astori: “Non ho potuto salutarlo, un grande uomo”

Il capitano ha commentato così la sconfitta in casa (2-0) che compromette la qualificazione agli ottavi di finale: “Nel primo tempo non abbiamo giocato da squadra, ma il merito è anche dell’Arsenal che ha corso tanto ed è stato bravo nei duelli individuali”.
A cura di Maurizio De Santis
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Avrebbe voluto vincere, soprattutto per dedicare il prestigioso successo contro l'Arsenal a Davide Astori. E' grande l'amarezza e la commozione del capitano del Milan dopo la debacle interna contro i Gunners in Europa League, e le prime parole ai microfoni di Sky sono proprio per l'ex compagno della Nazionale. Quell'amico che oggi, proprio a causa dell'impegno europeo non ha potuto salutare in occasione dei funerali svoltisi in mattinata a Firenze.

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Non ha retto il peso dell'emozione Leo, nell'immediato postpartita. Impossibile rimanere indifferenti quando si parla di Davide Astori, tragicamente scomparso pochi giorni fa. L'ex Juventus davanti ai microfoni non ha trattenuto le lacrime e ha speso parole bellissime nei confronti dell'indimenticato numero 13 della Fiorentina

Non ho avuto modo di andarlo a salutare. Davide era un numero uno in tutto, mi ha toccato tantissimo la sua scomparsa improvvisa. Non sono riuscito ad andarlo a salutare, ma lo porterò sempre con me. E' un grande uomo".

E adesso che succede? Le due sberle sul muso prese dal Milan in Coppa fanno capire – semmai ce ne fosse bisogno – che l'Europa League è un'altra cosa anche rispetto al campionato perché basta avere di fronte un avversario come l'Arsenal (nemmeno di primissima fascia in Premier) per andare a schiantarsi contro il muro dei sedicesimi di finale. La sconfitta per 2-0 a San Siro (due reti prese nel primo tempo, la seconda addirittura nel recupero) sembra mettere da parte ogni ambizione e induce a più miti consigli perché il vento sarà pure cambiato ma non spira in maniera abbastanza forte da spingere i rossoneri anche lontano dalla Serie A.

Sicché, onore delle armi a parte, eccezion fatta per i soliti discorsi sull'orgoglio e bla bla bla, è chiaro che il ritorno all'Emirates sarà una specie di formalità per il ‘diavolo' che in questo momento proprio non può reggere il doppio confronto.

Nel primo tempo è subentrata l'ansia e la paura di affrontare una squadra di grandi giocatori, ma tutto fa esperienza – ha ammesso Bonucci nel dopo gara -. Nel ritorno sarà difficile, ma nel calcio tutto può succedere e abbiamo la possibilità di andare a Londra a fare risultato.

Sconfitta netta, il Milan non ha attenuanti anche contro un avversario che pure era a ranghi ridotti per alcune assenze pesanti (Bellerin e Lacazette) e in Inghilterra non se la passa bene, schiacciato dallo strapotere delle formazioni di Manchester e dal talento degli Spurs di Pochettino spinti da Kane. Eppure nell'uno contro uno i Gunners (ad avercelo in mezzo al campo un calciatore come Ozil…) si sono mostrati nettamente superiori.

Nel primo tempo non abbiamo giocato da squadra, ma il merito è anche dell'Arsenal che ha corso tanto ed è stato bravo nei duelli individuali, anche se poi nel secondo tempo è andata meglio e abbiamo concesso solo una palla agli avversari – ha aggiunto Bonucci -. E'mancato il coraggio di prenderci qualche responsabilità in più, di gestire meglio la palla e poi abbiamo perso troppi palloni. Abbiamo commesso troppi errori individuali.

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