Milan, Boateng il ritorno: sarà vera gloria?

Alla fine l'ha spuntata. Dopo la conclusione della tormentata avventura allo Schalke 04 e il lungo periodo di prova – neanche fosse un qualunque straniero di belle speranze appena approdato in Italia -, Kevin Prince Boateng è tornato a essere un giocatore del Milan. Almeno per i prossimi sei mesi. È questo, almeno per ora, il tempo e credito concesso al ghanese, apparso in questi mesi integro e desideroso di offrire a Mihajlovic un'interessante variante tattica. Sì, perché a 28 anni Boateng non può considerarsi un giocatore finito o bollito. Non va dimenticato il suo apporto all'ultimo scudetto dei rossoneri, anche se il suo rendimento – al pari di quello di altri milanisti (si pensi ad esempio a Nocerino) – va tarato alla luce della presenza in squadra di un certo Ibrahimovic.
Ciononostante l'innesto del compagno di Melissa Satta in una squadra in cerca di quadratura può generare interessanti risvolti tattici. Nel sistema di gioco rossonero, infatti, il Boa può essere impiegato da attaccante esterno nel 4-3-3, da trequartista – ricalcando la sistemazione preferita da Allegri – in un possibile ritorno al 4-3-1-2, ma anche da esterno nel 4-4-2. Questo comporterà, di conseguenza, la cessione di Cerci e la possibilità di fare coppia con Bonaventura per offrire maggiori rifornimenti alle punte rossonere. In ottica fantacalcio, il suo ritorno rappresenta una situazione da seguire con molta attenzione. Il nostro consiglio è un investimento low cost (quindi senza esagerare con i rilanci in sede di asta di riparazione) facendo affidamento sulla sua integrità fisica, sulla voglia di riscatto e soprattutto sulla necessità di strappare al Milan un prolungamento contrattuale oltre questi sei mesi. Insomma, per una volta, una minestra riscaldata rossonera potrebbe rivelarsi ancora saporita. Garantisce lo chef Sinisa.