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Milan, Berlusconi: Ronaldinho grandissimo, ma non si allenava

Il brasiliano sempre più vicino al Flamengo.
A cura di Gianni Monaco
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Alla fine si è rassegnato anche Silvio Berlusconi. Il numero uno del Milan è quello che tre anni fa volle fortissimamente Ronaldinho. Galliani riuscì ad accontentarlo strappandolo al Barcellona per una ventina di milioni. Il presidente del consiglio ha sempre difeso il brasiliano, anche nei momenti più difficili.

Quando Ancelotti lo lasciava in panchina per scelta tecnica, oppure lo schierava troppo vicino al centrocampo, Berlusconi lo bacchettava. Lo scorso anno accadde lo stesso con Leonardo. Berlusconi invitò il tecnico a fare giocare sempre e comunque l'ex fantasista del Barcellona e i risultati gli diedero ragione, visto il suo ottimo rendimento.

Quest'anno il numero uno del Milan raramente ha parlato di Ronaldinho. Lo ha fatto, però, oggi e non ha usato certo parole tenerissime verso di lui. "Deve riconsegnarsi alla fatica e all'allenamento, cosa che negli ultimi tempi non ha fatto. Se tornerà ad allenarsi Ronaldinho potrà giocare fino a 35 anni".

Berlusconi ha detto anche di considerare il brasiliano il più forte calciatore al mondo e di essere dispiaciuto per il suo addio. Tra Ronaldinho e Flamengo l'accordo potrebbe essere trovato già nelle prossime ore. Molte meno chances per Palmeiras e Gremio Porto Alegre, suo ex team.


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