Milan: Berlusconi non vuole più Miha, Sinisa si gioca tutto in 2 gare
Sinisa Mihajlovc ha due partite a disposizione per salvare la panchina e per evitare l’esonero, che nell’Era Berlusconi è toccato a tutti i tecnici stranieri del Milan. Il presidente infatti dopo i deludenti risultati della primissima parte del campionato pare non gradisca più sulla sua panchina Sinisa. Secondo quanto riporta la ‘Gazzetta dello Sport’, durante la cena che è seguita al ‘Trofeo Berlusconi’ parlando con Galliani avrebbe detto: “Adriano, ma quand’è che lo mandi via?”. Impossibile non capire l’oggetto della discussione. L’a.d. rossonero che generalmente non ama gli esoneri come sempre ha cercato di mediare, ma comunque già dopo l’amichevole di lusso persa con l’Inter ha fatto capire che il tecnico serbo non è saldissimo. In pratica Mihajlovic si giocherà tutto nelle prossime due partite interne con il Sassuolo e il Chievo. Se non dovessero andare bene, la sua panchina sarebbe davvero a rischio. Sinisa deve vincere per sé stesso e deve provare a ridurre il gap con le prime della classe. L’undicesimo posto non può affatto bastare, tra l’altro dopo due annate negative.
Con Seedorf e Inzaghi a libro paga, il Milan non vorrebbe mettere sotto contratto un quarto allenatore. Ma se saltasse Mihajlovic certo non si tornerà indietro. Dunque al momento il favorito sarebbe Donadoni, a spasso dopo un paio di stagioni con il Parma. Ma come sempre vengono citati tra i papabili anche Spalletti e Brocchi.
Il Sassuolo, quarto in classifica alla pari di Napoli e Lazio, non è certo la migliore squadra con cui giocarsi la panchina. Sia per il valore tecnico del club emiliano sia per la cabala. Perché Allegri fu cacciato dopo una sconfitta con i nero-verdi e perché Seedorf chiuse la sua esperienza in rossonero da allenatore con un Milan-Sassuolo. Mihajlovic non disporrà di Bertolacci e Balotelli e non sa nemmeno se potrà schierare Bacca. In avanti toccherà a Luiz Adriano. Tra i pali ballottaggio tra Donnarumma e Diego Lopez.
